L’avvento dei social network ha cambiato il modo di relazionarsi e lavorare. I social sono un ottimo modo per farsi conoscere e per fare conoscere un’azienda. Uno dei social più usati è sicuramente Instagram.
Instagram non ha certo bisogno di pubblicità, ma la pubblicità ha invece bisogno di Instagram. Si tratta infatti tra i migliori canali per fare marketing. Ovviamente molto dipende dalla tipologia di attività che si vuole lanciare. Come per tutte le pubblicità, dietro alla pubblicazione ci deve essere una vera e propria strategia che comprende anche quello che è il momento ideale per pubblicare. Non tutti gli orari sono uguali e ci sono momenti più indicati di altri che possono davvero fare la differenza. Scopriamo quindi quando pubblicare su instagram.
Perchè vendere su Instagram
L’applicazione di Instagram ha ormai 23 anni, è stata infatti lanciata nel 2010. Da subito ci si è resi conto delle sue potenzialità, tanto che è stata inglobata dal colosso Facebook nel 2012.
Si rivela uno strumento molto utile per la vendita dei prodotti aziendali e per promuovere un’azienda in generale. I dati a questo proposito parlano chiaro: l’80% degli iscritti segue minimo un profilo business, questo fa presupporre che ci sia molta attenzione e ricerca da parte dei consumatori. Superano i 200 milioni gli utenti che, quotidianamente si imbattono in una pagina business durante lo scorrimento della home o durante la visione di una stories. Anche inconsciamente, il potere di un brand, attraverso apposite campagne pubblicitarie o anche solamente tramite semplici pubblicazioni di contenuti, resta nella memoria di ogni utente. E il tutto senza muoversi da casa.
Quando pubblicare su Instagram?
È opportuno premettere che per avere successo è necessario pubblicare al momento giusto e anche con la corretta frequenza. Farlo così a casaccio, quando ne abbiamo voglia non porta a nulla.
L’ora del giorno ed il giorno in cui postare rappresentato un dettaglio importante. È sufficiente compiere dei controlli ai dati analitici dei post, per rendersi conto che alcuni giorni e alcune ore ottengono risultati migliori di altri. Il motivo è che gli utenti usano Instagram di più in determinati giorni e a determinate ore.
Le ore migliori sono generalmente quelle durante il pomeriggio o prima serata, ossia quando gli utenti hanno più tempo libero.
I momenti peggiori in cui postare su Instagram
Ma ci sono dei momenti in cui è preferibile evitare di postare. In generale, si accede ad Instagram soprattutto da smartphone e tablet e molto meno tramite PC. Si deve tenere in considerazione di questo per comprendere che il momento peggiore per pubblicare è quando è meno probabile che l’utente abbia accesso a questi dispositivi (orario scolastico, orario di lavoro etc). È consigliabile anche evitare di postare contenuti troppo presto al mattino o a notte fonda.
Il fine settimana tende a essere uno dei momenti peggiori in cui postare i contenuti, fatta eccezione per le storie ed i reel di Instagram.
Per i contenuti regolari, è meglio postare nei giorni feriali ogni qualvolta sia possibile. Molto dipende dal tipo di azienda.
Si deve tenere in considerazione che tre ore è il tempo medio di massima interazione con un post. Durante le prime 3/4 ore si raggiunge la massima interazione per post (Circa il 90%). Postando ogni tre ore si garantisce quindi un flusso costante di like sui post, visite sulla pagina e nuovi follower.
Come pubblicare su Instagram
Oltre all’orario di pubblicazione è necessario evitare l’effetto singhiozzo e garantire una presenza stabile, costante.
La frequenza di pubblicazione è un fattore altamente decisivo, che fa la differenza e che stabilisce il decollo o il crollo dell’azienda. Aumentando i contenuti, si incide positivamente sul coinvolgimento degli utenti. Ovviamente il tutto evitando di sfociare nell’eccesso. Non si deve quindi postare un numero elevato di post quotidiani, altrimenti si rischia di intasare le bacheche degli utenti e di generare interazioni.
Oltre a capire quando pubblicare su Instagram è bene usare al meglio tutti gli strumenti che abbiamo a disposizione. Uno di questi sono indubbiamente gli hashtag. Anche in questo caso l’abuso può essere nocivo. Si devono scegliere bene e strettamente correlati all’argomento trattato. Uno dedicato al nome del brand o dell’azienza, e gli altri volti a targettizzare il traffico ,anche su specifici utenti locali, se si tratta di un’azienda locale.
Esistono appositi strumenti per programmare la pubblicazione dei contenuti cosi da poter avere la certezza di mantenere una costanza che può solo fare bene.