Quando il bambino ha la tosse

adorable-20374_640La tosse è un sintomo che impone sempre o quasi sempre una visita medica. La tossa significa infatti che esiste una infiammazione della gola o peggio dei bronchi o dei polmoni. Ci sono molti tipi di tosse: c’è la tosse grassa, catarrale o secca, stizzosa, con andamento uniforme o che si presenta solo in determinati momenti della giornata ad esempio la sera e la mattina.

La tosse nulla è che un modo che l’organismo ha per proteggersi: con la tosse il nostro corpo e dunque il corpo del bambino libera la trachea ed i bronchi da qualcosa che sta dando fastidio ostruendoli: catarro o anche cibo. Quindi essendo la tosse un sintomo va ricercato il motivo che la sta causando, e per farlo ci vuole il consulto del pediatra. Lui saprà ben determinare l’origine della tosse e comprendere se è il sintomo di una malattia delle vie respiratorie di origine infettiva (polmonite, bronchite etc) se è tosse asmatica dovuta ad un’allergia, se si tratta di laringite (da origine ad una tosse abbaiante), se si tratta di pertosse (tosse molto violenta), se si tratta di sinusite.

Come gestire la tosse nel bambino? La prima regola è ovviamente rivolgersi al pediatra ma, in linea generale, se la tosse non è accompagnata da altri sintomi e se il bambino è visto e mangia regolarmente si ci può regolare così: è importante la somministrazione dei liquidi per favorire la fluidificazione del catarro Bere molto, soprattutto bevande calde, fare lavaggi nasali con acqua fisiologica e, all’occorrenza, fare l’aerosol.
E’ invece opportuno avvisare il medico con tempestività se la tosse è accompagnata da vere e proprie difficoltà respiratorie.

I veri e propri disturbi della respirazione di qualsiasi natura e di qualsiasi entità richiedono sempre il sollecito intervento di un medico. Le difficoltà respiratorie possono essere raggruppate in tra categorie che, nella maggior parte dei casi, hanno caratteristiche diverse:

1. La respirazione può essere ostacolata da un’occlusione del naso dovuta ad un’infiammazione locale con congestione delle mucose e con produzione dei muco siero e pus. E’ la difficoltà che si nota nel comune raffreddore. Il bambino respira rumorosamente, non riesce a fare le poppate ha il naso chiuso.

2. L’ostacolo può essere localizzato alla gola, può succedere che un fatto infiammatorio della gola po’, in certi casi, provocare un rigonfiamento delle mucose così rilevante da impedire il passaggio dell’aria.

3. L’impedimento della respirazione può essere situato ai bronchi o ai polmoni.

Quando i bambini frequentano l’asilo o hanno fratelli maggiori che lo frequentano è quasi “normale” che la tosse entri nelle case come risposta ad uno degli oltre 70 virus che portano il raffreddore.

La consultazione del pediatra è sempre la prima cosa da fare e poi, a seconda dell’origine della tosse e dell’evolversi della situazione si può provvedere con mucolitici (sempre previa visita pediatrica o antibiotici). Sovente è sufficiente aereosol con soluzione fisiologica, lavaggi nasali e argento proteinato per risolvere il problema.

Foto di Pubblico Dominio di Pixabay di caffè

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