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Da cosa si capisce quando si è davvero innamorati? Come si fa a distinguere e capire se si tratta di infatuazione, di cottarella o di amore vero?
Domande che non fanno dormire la notte, che spesso nascono proprio sotto l’ombrellone quando l’estate e le vacanze diventano complici di nascite di nuovi amori. Domande che prima o poi, almeno una volta nel corso dell’esistenza, ci poniamo.
Per comprendere se il nostro è amore è amore vero bene capire che cos’è l’amore. Amore e cuore sono legati ma forse lo sono solo per assonanza di suoni perchè, in realtà, l’innamoramento è un qualcosa che nasce dalla testa. Un insieme di comportamenti e di sentimenti che scaturiscono da cambiamenti a livello celebrale.
L’innamoramento ha degli esordi comuni a tutti: le famose farfalle nello stomaco, le vampate di calore, l’eccitazione quando ci si incontra. Tutta colpa (o merito) della dopamina, un neurotrasmettitore che produce piacere ed euforia e che viene rilasciata dal mesencefalo. Ma non è tutto. Ci si mette anche l’ipotalamo che induce il nostro corpo ad inviare dei segnali di piacere ed attrazione.
Mano mano che il rapporto si evolve la dopamina continua a cresce e in modo direttamente proporzionale crescono anche noradreanlina e feniletilamina. Il rapporto continua a crescere e l’ipotalamo produce ossitocina che porta tenerezza. Al mix di sostanze chimiche si aggiunge la vasopressina che porta fedeltà e monogamia. Ok quindi tutto procede come dovrebbe vi chiederete voi? No. Perché il nostro cervello si assuefae a tutte queste sostanze dopo circa 30 mesi (ma anche prima) e non ha più le stesse reazioni delle prime fasi dell’innamoramento.
Ma non preoccupatevi perchè ci sono teorie che sostengono che l’innamoramento può non esaurirsi in questi pochi mesi. Una di queste è quella sostenuta dal neuro-fisiologo Jean Didier Vincent il quale è convinto che vicino al nostro cervello neuronico c’è un cervello umorale, responsabile della parte passionale ed affettiva, il cui compito è quello di modificare continuamente il funzionamento e le strutture del cervello neuronico. La passione, l’amore, il desiderio potrebbero essere quindi incessanti grazie alla produzione di neuro ormoni specifici.
Questo è quello che accade a livello chimico nel nostro corpo e che luogo a tutti quei sintomi classici dell’innamoramento: Dimagrimento, euforia, insonnia, buonumore.
Fattori ormonali positivi se l’innamoramento è da entrambe le parti, negativi se l’amore non è ricambiato (in questo caso provocherà ansia, stress, frustrazione).
Se abbiamo questi sintomi siamo innamorati. Ma è importante distinguere tra amore passeggero o amore duraturo. ossia è importante comprendere se il nostro cervello umorale lavorerà perché il nostro cervello neuronico continui (anche se non esattamente con la stessa sintomatologia) a farci provare questo sentimento. A questo proposito è doveroso tirare in ballo la sociologia e la storia.
Una volta l’innamoramento non esisteva mica. La teoria dell’evoluzione parla di attrazione sessuale tra i maschio e femmina, attrazione che si è evoluta fino a che la donna si è differita dalle specie animali perché in grado di riprodursi sempre durante l’anno e non solo in determinati periodi.
Entrano in gioco dunque fattori come la capacità di scelta, la voglia e la necessità di creare una famiglia, lo sviluppo e l’evoluzione del cervello. La selezione è indispensabile perchè il patner per condividere figli e una vita insieme sia quello giusto.
E’ opportuno anche ricordare che un tempo i matrimoni venivano combinati tra le famiglie e spesso gli sposi neppure si conoscevano, non potevano dunque essere innamorati. L’innamoramento dunque è anche espressione di libertà dell’individuo che sceglie un partner.
Mentre il rapporto cresce, superata la fase iniziale dell’innamoramento,i fattori che entrano in gioco sono diversi, l’innamoramento così, secondo le teorie di Carl Gustav Jung e di Donald W. Winnicott innamorarsi e condividere questa esperienza così forte diviene un processo di crescita, di arricchimento, di maturazione.
Capire se si è innamorati non è quindi difficile, il nostro corpo ci dice se lo siamo, questo almeno nella fase iniziale. E’ comprendere se la persona della quale ci siamo innamorati è quella giusta che non è così semplice. Ma se siamo corrisposti il tempo fungerà da “cartina tornasole”.
Se si tratta di cottarella resterà un ricordo piacevole, se si tratta di amore vero il tempo aiuterà a farlo evolvere e maturare. Un rapporto sano se viene coltivato con le giuste dosi di attenzioni, va avanti, se è amore.
Nessuna teoria scientifica parla di destino, ma mi piace pensare che se due anime sono destinate a trascorrere la vita insieme questo accada nonostante tutto.