L’aria si intiepidisce, i prati e gli alberi si colorano, arrivano le rondini: è primavera.
Ma da arrivano le rondini, perché tornano nel nostro Paese ogni primavera? Scopriamo insieme tutti i segreti sulla migrazione delle rondini.
Si sa che, come si suol dire, una rondine non fa primavera ma le rondini sono da sempre le annunciatrici di questa stagione. Ma quando arrivano le rondini? Quale è il momento dell’anno esatto in cui possiamo ammirare gli stormi volare sopra i nostri tetti?
La migrazione: un fenomeno che tocca tutti gli esseri viventi
La migrazione è un fenomeno diffuso in natura: a migrare sono i grandi mammiferi, i pesci, gli invertebrati, gli uccelli e, naturalmente, gli esseri umani stessi. Sicuramente tra tutti gli esseri viventi la grazie della migrazione degli uccelli è impareggiabile. I loro sono viaggi epici, lunghi anche migliaia di chilometri. La migrazione degli uccelli è talmente affascinante che al fenomeno è stata dedicata una giornata mondiale: l’8 maggio è infatti la Giornata mondiale degli uccelli migratori. Tra tutti gli uccelli migratori spiccano sicuramente le rondini.
Caratteristiche delle rondini
Le rondini sono uno dei simboli della primavera, appartengono alla famiglia degli Hirundinidae, che comprende anche balestrucci e topini. La specie più diffusa è la rondine comune (Hirundo rustica). Sono facilmente riconoscibili per il tipico piumaggio blu scuro brillante. Sfoggiano una forma snella ed aerodinamica, ali appuntite, cosa bipartita che consentono al volatile di percorrere lunghi tratti anche a elevata velocità. Annualmente una rondine può superare anche i 20.000 chilometri. Mentre è in volo la rondine si nutre senza fermarsi, una vera acrobata dell’aria.
Le rondini: una vita in viaggio
Prima di arrivare in Italia le rondini attraversano quasi tutto il pianeta: dalla Francia arrivano in Spagna e da Gibilterra raggiungono l’Africa. Attraversano il Sahara spingendosi fino al Sud Africa dove arrivano prima di Natale. A marzo ripartono per l’Europa, dove arrivano dopo circa due mesi di volo.
Tradizionalmente le rondini giungono nel nostro Paese ad inizio primavera e ci restano per tutta la stagione estiva, quando le temperature iniziano a calare ecco che riprendono il volo verso il Sud Africa. Per spostarsi nei luoghi più caldi le rondini arrivano a volare per migliaia di chilometri ad una velocità che può arrivare anche 65 chilometri orari. Volano anche per intere giornate nutrendosi di insetti catturati durante il volo. Proprio per via della loro dieta insettivora le rondini sono considerate dei “pesticidi naturali” che controllano e regolano le popolazioni infestanti.
Si spostano per l’abbassamento delle temperature ma ci sono anche ipotesi secondo le quali la loro migrazione sarebbe causata anche dalla diminuzione del numero di insetti dovuta alla stagione più fredda. Si deve inoltre considerare che diverse specie di rondini che arrivano in primavera sono probabilmente di origine africana e vengono in Europa a svernare quando a casa loro fa più freddo. Le rondini più diffuse in Europa sono solite costruire nidi di fango in luoghi protetti, spesso formando grandi colonie.
Dove nidificano le rondini?
Le rondini preferiscono la campagna, per nidificare scelgono le stalle e altri edifici rurali. La scelta della campagna rispetto alla città è perchè perché la presenza delle rondini è legata a quella dei grandi mammiferi:in Europa sono mucche e cavalli mentre in in Africa sono bufali o gazzelle.
Quando arrivano le rondini?
In Italia, generalmente le rondini arrivano in concomitanza con l’equinozio attorno al 21 marzo e vi restano fino ai primi di ottobre.
Molti si staranno chiedendo come mai, visto che siamo in primavera, non hanno ancora visto le rondini. Dipende dai cambiamenti climatici?
Secondo l’Unione Internazionale per la Conservazione della Natura (IUCN), nonostante siano stimati centinaia di milioni di individui, la specie risulta globalmente in declino.
La causa del calo è in parte è legata al cambiamento climatico: a causa della siccità la rondine perde peso e le piume ricrescono lentamente. Le estati calde e secche riducono la disponibilità di cibo per insetti per i pulcini. A ciò si aggiunga il cambio nelle tecniche di agricoltura e allevamento tradizionale in particolare l’uso di pesticidi. Tutto contribuisce alla diminuzione del numero di prede ed influisce negativamente sul ciclo biologico degli insettivori, abbassandone la fertilità e la sopravvivenza.
San Benedetto la rondine sotto il tetto, speriamo che questo proverbio della tradizione popolare, resti sempre valido e che il primo giorno di primavera, il 21 marzo, continui a segnare anche il ritorno delle rondini e delle loro meravigliose coreografie in cielo.