A partire dai 25 anni di età e comunque dopo l’inzio dell’attività sessuale le donne eseguono il Pat test perlomeno ogni tre anni. Andiamo a scoprire nel dettaglio di cosa si tratta e quando fare il pap test.
Cos’è il Pap test
Il Pap test o test di Papanicolaou, dal cognome del medico che lo ha inventato è un esame di screening volto ad individuare precocemente tumori della cervice uterina o specifiche alterazioni, sempre a livello delle cellule del collo dell’utero, che con il tempo tempo potrebbero evolvere in tumori.
Come si esegue
L’esecuzione del Pap test consiste in un esame al microscopio delle cellule prelevate dalla cervice uterina e nella valutazione delle loro modificazioni morfologiche.
Il prelievo deve essere rappresentativo della lesione
Il materiale citologico va ben conservato e non deve pertanto presentare fenomeni degenerativi da errato allestimento o cattiva fissazione.
Nel prelievo eseguito su una donna nel periodo fecondo normalmente vengono reperite solo cellule degli strati superficiali. La percentuale delle cellule superficiale e intermedie varia in funzione del ciclo mestruale. Le cellule degli strati profondi sono reperibili solo in menopausa, durante la gravidanza, durante il puerperio o in presenza di processi flogistici e/o riparativi. Per questo motivo la variazione del tipo di cellule reperite è quasi sempre legata alla situazione ormonale.
La storia del Pap test
La scoperta del Pap test risale al 1928 quando Papanicolaou, impiegando le cellule del secreto vaginale per studi sulle variazioni ormonali, trovò le le prime cellule tumorali. Nel 1943 Papanicolaou e Troutin pubblicarono in “Diagnosis of UterineCancer by the VaginalSmear” la prima rappresentazione grafica delle cellule tumorali. Da allora furono molti altri a dedicarsi allo studio di questa nuova indagine.
Nel 1949 Ayre sperimentò la spatola per il prelievo, che è oggi ancora in uso.
Venne quindi studiata l’evoluzione tumorale con il passaggio attraverso le precancerosi e venne pubblicato il primo libro sulle modificazioni cellulari “The Cytologic Diagnosis of Cancer”.
Nel 1960-67 Reagan per uniformare i criteri di valutazione introdusse studi di morfometria (forma e misure delle cellule)
Ma fu solo nel 1961 che questa metodica venne diffusione dopo la pubblicaione di Koss “Diagnostic Cytology and Its Histopathologic Bases
Cosa rileva il Pap test
Il risultato del Pap test può essere di diversa natura. Vediamo le diverse possibilità. Se il risultato del referto è “non valutabile” significa che il prelievo non è adeguato o che le cellule non sono chiaramente identificabili. Se il Pap test dà risultato negativo significa le cellule raccolte sono normali e non ci sono infezioni identificabili.
La Presenza di cellule atipiche di incerto significato clinico sono anomalie nelle cellule di rivestimento della porzione esterna della cervice e sono identificate con la dicitura “cellule squamose- ASCUS”. Oppure l’anomalia può trovarsi nelle cellule del rivestimento dell’utero e del canale uterino, in tal caso di parla di cellule ghiandolari- AGCUS.
Le anomalie di basso grado sono spesso provocate da infezioni da HPV, che in alcuni casi possono essere rischiose per lo sviluppo di tumore cervicale; questo risultato può essere seguito da un test del DNA per rilevare l’eventuale presenza di ceppi di HPV ad alto rischio
Le anomalie di alto grado si riferiscono a cellule atipiche che possono trasformarsi in cancerose.
Infine le diciture “Carcinoma a cellule squamose o adenocarcinoma” sono i termini impiegati per identificare alcuni tipi di tumore. Significa che siamo di fronte ad una patologia che richiede un trattamento immediato.
Cos’è l’HPV?
Con la sigla HPV si identifica lo Human Papilloma Virus ossia una famiglia di virus di cui, sino ad oggi, sono noti oltre 150 sottotipi. Oggi la rilevanza clinica dell’HPV è aumentata notevolmente dopo la sua dimostrata capacità di indurre la trasformazione neoplastica delle cellule epiteliali infettate, in particolar modo delle cellule epiteliali che rivestono il collo uterino. Si tratta di un’’infezione considerata la malattia sessualmente trasmessa più diffusa nel mondo e si calcola che oltre l’80% delle persone (uomini e donne) la contrarrà nel corso della vita.
È tuttavia documentata anche una trasmissione attraverso qualsiasi oggetto (asciugamani, biancheria intima, ecc) su cui sia presente DNA virale infettante.
Nella gran parte dei casi la malattia è asintomatica ed il virus viene eliminato dal sistema immunitario dell’individuo infetto senza produrre danni.
Perché sottoporsi regolarmente a Pap test o a ricerca dell’HPV?
È importante sottolineare che il tumore cervicale cresce molto lentamente, per questo è necessario fare regolarmente la visita ginecologica e il test di screening. La rilevazione di cellule precancerose consente la rimozione dei tessuti malati. Una regolarità degli esami può anche rilevare tessuti in trasformazione (da normali a tumorali). La diagnosi precoce il tumore cervicale si può trattare molto facilmente.