La gelosia è un sentimento che si prova quando qualcosa che vorremmo noi viene dato ad altri. Questa situazione si verifica molto più facilmente per il bambino. La gelosia del bambino è un fatto comune ma spesso questo sentimento viene formentato dagli inconsapevoli genitori che, senza rendersene conto, compiono atti che il bambino vive male.
La gelosia del bambino si manifesta per diversi motivi: può essere geloso dei suoi giochi e non volerli quindi condividere con gli amichetti. Può essere geloso dell’arrivo di un fratellino o di una sorellina oppure può essere geloso della sua mamma e questa gelosia lo rende aggressivo nei confronti del papà.
In ognuno di questi casi non bisogna drammatizzare e nemmeno pensare che il proprio figlio abbia un caratteraccio: la gelosia è normale, e si può “controllarla” cercando di limitare il più possibile i motivi scatenanti.
Vediamo come.
Il bambino che non vuole condividere i suoi giochi con gli altri sta semplicemente attraversando una fase. Insistere od obbligarlo a dare un suo gioco ad un altro bambino è controproducente e frustrante: voi avreste piacere che vostro padre o vostra madre vi obbligassero a prestare la vostra auto o la vostra casa a qualcuno? (perchè per loro un giocattolo ha un valore come per noi lo ha un nostro bene come può essere un’auto o una casa). Piuttosto spiegategli come un gioco può essere più divertente se si fa insieme. Questa fase passerà da sola, l’importante è non fare ascoltare al bambino discorsi del tipo ” mi raccomando non darlo a nessuno”, “non perdere questo gioco”, “non romperlo altrimenti non ne compro altri”. Queste frasi potrebbero indurre il bambino a diventare un super protettore dei suoi giochi e, di conseguenza, a temere che, prestandoli, potrebbe perderli.
Altro discorso è la nascita di un fratellino o di una sorellina. Che è un evento meraviglioso.
La prima occasione per imparare a vivere in armonia con il mondo viene infatti offerta al bambino proprio da fratelli e dalle sorelle: sono loro che gli insegnano, in un certo senso, a creasi una base su cui sviluppare in seguito dei rapporti sociali soddisfacenti. Andare d’accordo con gli altri, affrontare gelosie, timori conflitti, collera e risentimento, condividere piaceri e dispiaceri, compiti e responsabilità, rispettare diritti ed esigenze altrui, tutto e questo e altro ancora il bimbo lo impara innanzitutto dai fratelli, se li ha.
E’ chiaro che questo tirocinio non si svolge di regola in un’atmosfera di pace e di tranquillità ma bensì attraverso innumerevoli tempeste, più o meno turbolente. Ma queso è normale e, fino ad un certo punto, utile.
Non è assolutamente il caso di drammatizzare sui diverbi e scontri tra i bimbi, di considerarli come manifestazioni di odio, di restarne atterriti come di fonte ad una tragedia greca. I fratelli si vogliono bene e sono sempre pronti a far comunella e a difendersi lìun l’ìaltro ma ciò non impedisc loro di litigare e di affremare la propria personalità anche con la violenza. Il che è tanto vero che nella maggior parte dei casi i litigi si risolvono da soli e senza l’intervento dei genitori più rapidamente ancora. Ecco un punto importante: non di rado sono proprio i genitori a dare fuoco alle polveri e a stimolare rivalità tra i bambini.
Gli interventi dei genitori infatti non sono sempre giusti ed equilibrati. C’è sempre il beniamino, quello da proteggere di più, il più debole, il più fragile. Ovviamente i genitori devono comportarsi allo stesso modo con entrambi i figli ma sempre considerando le diverse esigenze di oguno di loro.
Ma il “problema” sorge, più che quando i bambini crescono insieme, quando il fratellino nasce.
Quando nasce un fratellino il bambio riceve un duro colpo: lui si era creato un suo mondo, aveva ottenuto una certa sistemazione, si era adattato a certe abitudini, godeva del monopolio e dell’affetto dei genitori ed ecco che arriva un piccolo urlante bambino a rovinare tutto. E’ normale che un bambino sia un pò geloso del fratellino neonato. In molti genitori mesi prima della nascita si preoccupano più del dovuto, alcuni si sentono addirittura in colpa per un eventuale turbamento che il nuovo nato potrebbe causare nel fratello o sorella.
Niente di più sbagliato. E’ bene preparare il bambino alla nascita del fratellino, con semplicità e naturalezza rispondendo a tutte le domande che il bimbo vi farà. Quando il neonato entra in casa è bene fare in modo che tutta l’attenzione non sia concentrata solo su di lui ma ben distribuita tra i due bambini.
Se il bimbo più grande vede che tutti accorrono per vedere il neonato, che tutti portano regali al neonato, che tutti dicono quant’è bello il neonato e anche quando si rivolgono al più grande lo fanno per chiedergli se è contento dell’arrivo del neonato, ovviamente il bambino si sentirà in secondo piano. Sta al buonsenso dell’adulto non fare pesare la “new entry” al bambino. Anche durante l’allattamento occorre avere l’accortezza di spiegare al bambino che la mamma sta dando da mangiare al fratellino proprio come aveva fatto con lui. Non bisogna dimenticare di dare al figlio maggiore quei vantaggi e quei compensi che logicamente gli spettano in virtù della nuova situazione famigliare.
Conservategli il suo posto in casa: non cacciatelo dalla stanza per fare luogo al neonato, non fate, per quanto possibile, ulteriori cambiamenti nella sua vita in questo delicato periodo (inizio asilo, traslochi, passaggio dal pannolino al vasino). Dategli anzi la sensazione che il sopraggiungere del neonato significa per lui una “promozione”: diritto ad un lettino più grande ad esempio.
Stimolate la sua collaborazione nell’opera dell’assistenza al neonato, se lui vi sembra ben disposto, fatevi aiutare a preparare gli oggetti per il bagnetto. Questo senza spingerlo ad essere indipendente e senza dargli l’impressione di caricarlo di responsabilità. Non aggredite il figlio maggiore se manifesta la sua gelosia nei confronti del fratello, ma rasicuratelo.
La gelosia nei confronti del papà è un’altra questione da tenere presente: riguarda piu che altro i figli maschi. La situazione che si può verificare è la presente: verso i tre anni le bambine tendono a innamorarsi del papà che per loro è l’uomo ideale e per i maschietti avviene il contrario: si innamorano della mamma. Questa condizione viene definita dagli psicologi “complesso di Edipo” .
Il bambino prova nei confronti della mamma un grande amore ma anche qualche sentimento aggressivo dettato dal fatto che la mamma ogni tanto lo sgrida.
Questa sensazione si sfoga nella maggior parte dei casi sul papà: il vero “colpevole” ai suoi occhi. Il padre, in altri termini, è colui che ha sposato la mamma (mentre tantissimi bambini vorrebbero loro stessi sposarla), è il nemico. Questa condizione, che può suscitare sorrisi, è in realtà comunissima e fonte di angoscia e gelosia nel bambino. Tutto nella norma. Per dissolvere questa situazione basta semplicemente che tra i genitori ci siano rapporti di amore, simpatia e allegria.
La tensione nella coppia infatti non fa che confermare al bambino ciò che è nel suo immaginario, mentre se la realtà è diversa da ciò che il bambino immagina, poco a poco quel sentimento di gelosia andrà dissolvendosi.
In ogni caso non bisogna vivere male la gelosia del bambino, non bisogna sgridarlo né punirlo ma dimostrargli ancora di più il nostro amore e confermargli sempre che non deve temere mai di perderlo.
Foto di ok-salute.it
Ho letto sulla gelosia del bambino (maschio) nei confronti della mamma, vorrei capire quando terminerà, visto che mio figlio è così geloso da quando aveva circa 4 anni e ora ne ha 6!! Grazie per la risposta. Silvia
Armati di pazienza cara Silvia, il mio bambino ne ha 7 e continua ad essere geloso. Oltre a fattori esterni (nascita di fratellino ad esempio) conta molto il carattere del bambino. La gelosia non deve essere vista o vissuta come un qualcosa di negativo, l’importante è che non sia deleteria per il bambino che deve capire (anche e soprattutto con i fatti oltre che con le parole) che per la mamma lui rappresenta la cosa più importante della sua vita.
Ciao anche mio figlio stessa cosa era gelosissimo a 2anni oggi ne ha 7 ed è peggio di prima. Possessivo sia nei miei confronti che nei confronti del papà. Help!!!!
Ma quando i bambini hanno 11 anni e sono gelosi del rapporto che la sua mamma ha con un uomo che ama come ci dobbiamo comportare?
vorrei delle dritte su come comportarmi con un momento di gelosia della mia bambina.. Il giorno della festa del suo 5 compleanno, ringrazia una amichetta che era intervenuta dando le un bacio.. Oltre al disappunto manifestato subito.. Si è aperta una guerra emotiva con la bambina “incriminata”.. Non la vuole più come amichetta e la isola.. Comportamento che disapprovazione proprio xché sono stata io stessa emarginata..
Ma cosa più importante è il sentimento che mia figlia prova.. Non si sente sicura del mio amore? Mi pone domande sul bene che voglio all’altra.. Questa situazione mi preoccupa.. Speravo di trasmettere certezze invece mi son accorta che non avviene.. Anche con il fratello ha rivalità (hanno 16 mesi di differenza.. lei è la piccola) ma nn accentuata come con l’amica ( x altro bimba buonissima ) .. Ho cercato di parlarle di rassicurarla..ma nn appena si è creata una situazione di aggregamento forzato fuori ambito dell’asilo.. la ferita si è riaperta..
Mi dice “lei è più brava” o “a chi vuoi bene a me o a lei”.
Dove ho sbagliato? Come posso aiutarla?
Sono una mamma divorziata single con un bimbo di 11 anni ed è geloso se quando lui è dal papà io esco di casa. Non voglio mentirgli ma se non lo faccio si creano scene di rabbia incredibili… cosa posso fare per aiutarlo a superare questo momento?