Quando una madre è in dolce attesa si chiede spesso quando il suo bambino (che tecnicamente parlando è ancora un feto) inizierà a sentire i rumori esterni, a vedere, a sentire i gusti, ad avere la sensazione tattile. La risposta è che il bambino, già dentro la pancia della mamma, è in grado di sentire le vostre carezze, di ascoltare le vostre voci, di assaporare il gusto del cibo, di riconoscere gli odori e di vedere le luci.
Ovviamente il tutto avviene in tempi diversi ma lo sviluppo dei sensi inizia già in fase embrionale. Ed è proprio attraverso i sensi che il bambino a relazionarsi con ciò che lo circonda. E’ quindi molto importante sapere che già in “fase di feto” il bambino sviluppa i sensi e inizia a creare una sorta di “memoria”.
I sensi nel feto si sviluppano quando il feto è ancora un embrione, già in questa fase tutti cinque i sensi (vista, udito, olfatto, gusto e tatto) iniziano ad entrare in funzione, anche se la vista avrà uno sviluppo successivo che proseguirà fino a qualche mese dopo la nascita.
Lo sviluppo del tatto
Il primo dei cinque sensi a svilupparsi è il tatto, un senso che è rappresenta anche il primo “approccio” con la madre nel momento del parto: nel preciso momento dell’esplusione il bambino “sente” la madre e in quel preciso istante tutti i suoi sensi vengono stimolati. Ma lo sviluppo di questo senso avviene ancora prima: il feto non ha ancora due mesi di vita e la parte intorno alla bocca è già sensibile al tatto per poi estendersi alla zona dei genitali, alle mani, ai piedi, all’addome ed alle natiche. A circa 5 mesi anche pelle e muscoli sono sensibili al tatto tanto che non è raro assistestere a divertentissime ecografie che rivelano immagini del bambino che si succhia il pollice.Accarezzare la pancia durante la gestazione è un gesto che assume quindi una grande importanza: il bambino percepirà la carezza e talvolta risponderà con un calcetto. Ed ecco che inizia il dialogo tra feto e mondo esterno: un modo di rapportarsi emozionante e commovente.
Lo sviluppo dell’udito
Tra l’ottava settimana e il quinto mese di gravidanza si sviluppa l’udito. Questo sviluppo avviene dapprima con il formasi del sistema vestibolare, sito in quella parte dell’orecchio dove ha sede il controllo dell’equilibrio, una fase che inizia appunto durante l’ottava settimana. L’equilibrio nel feto serve al bambino per rimettersi in posizione ogni qual volta lo desidera (ad esempio quando la mamma cammina o quando si sdraia). Lo sviluppo dell’udito continua fino alla trentacinquesima settimana, ma già alla trentesima settimana il feto può sentire e reagire agli stimoli sonori.
Il feto è in grado di sentire i suoni interni (battito del cuore della mamma, respiro, rumore del liquido amniotico che galleggia, i rumori legati alla digestione,) ed esterni, quindi voci, suoni, rumori, squillo del telefono eccetera.
La natura vuole che i primi suoni che il feto percepisce siano a tono grave, ossia quelli del timbro vocale del padre. Le prime voci che il bambino sentirà, dunque, sono quelle dei genitori che riconoscerà poi subito dopo la sua nascita. Non è raro che durante le ecografie si assista al un acellerazione del battito cardiaco quando parla il padre del bambino: il piccolo è emozionato nel sentire una voce che riconosce.
E’ importante se non fondamentale fare ascoltare musica al bambino, soprattutto musica classica molto apprezzata tra i feti.Ed è, al contrario, altrettanto importante evitare rumori troppo intensi perchè disturbano il feto. Il disturbo non comporta danni ma comunque rappresenta un fastidio per il piccolo.
E’ anche provato che la musica che il bambino ascolta durante la gravidanza stimola movimenti e può diventare la ninna nanna ufficiale del neonato che, ricordando i rilassanti momenti durante i quali la ascoltava, proverà sollievo e relax. Quindi durante la gravidanza cercate di ascoltare musica classica, la sentirà anche il vostro bambino e potrà tornarvi utile per rilassarlo e farlo addormentare dopo la nascita.
Lo sviluppo della vista
Già a meno di due mesi il feto può vedere, ovviamente lo sviluppo della vista si affinerà dopo la nascita ma già a sette mesi e mezzo il feto è in grado di percepire la luce. Immediatamente dopo la nascita la capacità visita del bambino, seppur limitata, gli consente di riconoscere il viso della mamma e anche di vedere il capezzolo, sua fonte di sostegno. Anche in questo caso si può vedere il miracolo della natura che ha posto come limite visivo per il neonato i famosi venti centimetri che sono giusto lo spazio tra viso del neonato e capezzolo.
Le palpebre si aprono per la prima volta alla ventiseiesima settimana, ma già alla fine del primo trimestre, tramite l’ecografia, è possibile vedere le orbite oculari e, di conseguenza si possono cogliere i movimenti oculari, anche quando gli occhi sono ancora chiusi.
La vista, differentemente per quanto accade per gli altri sensi che alla nascita sono giò pefettamente sviluppati, continua la sua evoluzione per altri mesi.
Lo sviluppo del gusto e dell’olfatto
Già durante il primo trimenstre iniziano a funzionare le papille gustative che si formano dalla settima settimana. Queste consentono al feto di sentire i sapori. Idem per gli odori, ossia per i recettori dell’olfatto, che partono dal vomero-nasale e che consentono di percepire l’odore della madre e riconoscerlo dopo il parto. Già dal secondo trimestre i recettori sono in grado di inviare impulsi al sistema nervoso e a consentire l’elaborazione di sensazioni. Per questo motivo è importante che la madre durante la gravidanza segua una dieta varia e con gusti non troppo forti considerando anche che, già durante lo svezzamento, il bambino apprezzerà maggiormente i sapori a cui si è abituato durante la gestazione.
Questo rientra nel bagaglio di memoria che si forma durante la gestazione, una memoria gustativa ed olfattiva che entrerà a fare parte della vita del bambino. Il liquido amniotico, infatti, è composto anche da ciò che la madre mangia. Tra i gusti preferiti dai feti c’è il dolce, questo è provato dal fatto che gli zuccheri stimolano il feto a deglutire frequentemente proprio a mò di apprezzamento per ciò che sta mangiando.
Conclusione
Quindi il bambino, già durante la gestazione è in grado di percepire i suoni, ha la percezione tattile, può riconoscere sapori ed odori e reagisce agli stimoli visivi. Sapere tutto questo di certo aiuterà nella gestione della gravidanza che sarà affrontata con la consapevolezza che il bambino è si dentro la pancia ma è consapevole di tutto ciò che accade all’esterno. Vivere la gravidanza con serenità, consumando cibi sani (che utilizzeremo poi nello svezzamento) come verdure, carne, frutta, ascoltando musica rilassante, rivolgendosi spesso al bambino, accarezzando spesso il pancione è un modo per rassicurarlo su quello che lo aspetta fuori,
Foto CC BY di Moroder