Quando fidarsi dei saldi?

SALDICresce il numero delle persone che attende i saldi per rinnovare il proprio guardaroba, tanto più in tempi di crisi come quello che stiamo vivendo.

Ma cosa sono in realtà i saldi e soprattutto quando c’è da fidarsi?

I saldi non sono normali sconti come quelli che i commercianti sono liberi di applicare in ogni periodo dell’anno. Sono invece sconti regolamentati che riguardano la merce dell’anno in corso – in caso contrario si parla di residui di magazzino – e che si applicano in specifici periodi dell’anno, a partire da una data precisa. Esiste la stagione dei saldi invernali, a gennaio, e quello dei saldi estivi, a luglio.

Purtroppo capita spesso di imbattersi in commercianti “furbetti” quindi fate attenzione a queste poche regole in modo che possiate davvero fidarvi.

  1. La base di partenza di uno sconto deve essere sempre rappresentata dal prezzo pre-saldo che non si può aumentare in vista dello sconto. In quest’ottica è sempre consigliato fare un giro nei negozi che frequentate abitualmente e chiedere il prezzo della merce che vi interessa prima che partano i saldi. In questo modo potete confrontare il prezzo d’origine e quello in saldo e controllare che lo sconto sia reale.
  2. Ricordate che anche la merce in saldo può essere cambiata se ricorrono determinate condizioni. Precise regole del commercio impongono il cambio merce quando essa non corrisponde a quanto propagandato o se è difettosa. Le regole a tutela del consumatore sono valide sempre, perciò diffidate di quei commercianti che espongono cartelli del tipo: “la merce venduta non si cambia” oppure la “merce in saldo non si cambia”. La merce in saldo non deve essere difettosa a meno che non sia applicato un ulteriore sconto in virtù dell’imperfezione che presenta.
  3. Non lasciatevi sedurre dagli sconti che superano il 50%. Secondo quanto indicano le varie associazioni dei consumatori difficilmente i commercianti hanno dei ricavi superiori al 50% sulla merce d’origine, ciò significa che se i saldi superano quel valore soglia (es. 70%) la merce potrebbe essere difettosa o essere un residuo di magazzino.
  4. Attenzione alle etichette! Anche nei periodi di saldo la merce deve presentare un’etichetta che riporti la composizione dei tessuti così da giustificarne il prezzo e il relativo saldo.
  5. Diffidate di strane richieste relative alle forme di pagamento. Non siete obbligati a pagare in contanti come alcuni commercianti potrebbero richiedervi. I saldi sono a tutti gli effetti delle transazioni commerciali che non differiscono dalle altre.
  6. Non fidatevi di quella merce che nel periodo di saldo è disponibile in tutte le taglie e colori. Correte il rischio di acquistare merce a saldo appositamente immessa sul mercato con un finto prezzo scontato.

E per quanti acquistano online? Cresce infatti il numero delle persone che acquista sui vari Zalando, Kelkoo, AbbigliamentoBove.it

Ricordiamo che anche in questi casi è consigliabile prestare attenzione a quelle poche e semplici regole sopra elencate che tutelano il consumatore.

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