Quando il gatto ha una sete intensa

Quando il gatto ha una sete intensa

 

Quando il gatto ha una sete intensa
Quando il gatto ha una sete intensa

State notando che il vostro gatto sta bevendo più del solito? Vediamo cosa significa quando il gatto ha una sete intensa. Chi ha un gatto sa bene di cosa sto parlando: il felino domestico è parte integrante della famiglia, un componente vero e proprio che, come tale, è attenzionato e curato. E cosi, tra una fusa e l’altra, il gatto viene, giustamente, trattato con i dovuti criteri.

Una corretta alimentazione, vaccinazioni, controlli dal veterinario, igiene e tanto amore sono gli ingredienti essenziali per la salute del nostro amico a quattro zampe. Ma anche l’adeguata attenzione ai suoi comportamenti è fondamentale. In primis è opportuno vaccinare il gatto. La vaccinazione contro le epidemie tipiche è un dovere anche se il gatto resta per tutto il tempo nell’appartamento e non gioca con i suoi simili.

Vediamo allora come prenderci cura del nostro gatto.

Ci sono tre importanti elementi da prendere in considerazione per prendersi cura del gatto: osservare, curare, prevenire. E’ importante rivolgersi al veterinario non appena  si scoprono i sintomi di una malattia o dei comportamenti anomali, come la sete eccessiva.

Se si nota che il gatto beve molto si dovrebbero osservare anche altri sintomi. Si potrebbe infatti trattare di malattie anche serie. Una di queste è l’insufficienza renale.

Quando il gatto beve molto: insufficienza renale

L’insufficienza renale è una patologia che colpisce soprattutto i più gatti di età media e avanzata e che si presenta con l’incapacità da parte dei nefroni, le unità filtranti dei reni, di eliminare le sostanze tossiche che vengono prodotte ed accumulate nell’organismo. La malattia può manifestarsi in due forme: nella prima, chiamata”forma compensata”, il gatto affetto beve in maniera incontrollata e riesce, seppur con fatica, ad eliminare le sostanze tossiche attraverso i reni; nella seconda, la “forma scompensata”, il gatto non riesce ad allontanare le sostanze tossiche e l’accumulo dei veleni nell’organismo, innescando una condizione che può rivelarsi fatale.

L’insufficienza renale acuta, è provocata da un mancato funzionamento, parziale o totale, delle funzioni renali. Questa situazione di insufficienza può essere suddivisa in: pre-renale, che comporta disturbi digestivi, shock emorragico, insufficienza cardiaca; renale e post-renale, che provoca l’ostruzione del tratto urinario, condizione causata dalla presenza di un tumore, infiammazioni e calcoli.

L’insufficienza renale cronica, qualche volta è denominata semplicemente malattia renale e resta attualmente una delle cause più comuni di morte nel gatto anziano. Nella maggior parte dei casi, l’insufficienza renale cronica è una patologia che progredisce, tendendo ad aggravarsi considerevolmente nel tempo. La velocità con cui progredisce la malattia varia però da gatto a gatto. Ci sono casi in cui la malattia non guarisce mai del tutto ma una cura adeguata e costante può contribuire a migliorare la qualità e la durata della vita del gatto malato, limitando l’avanzamento della malattia.

La funzione dei reni

I reni svolgono molteplici attività nell’organismo di un gatto, come l’eliminazione delle tossine dal sangue e la conservazione dell’equilibrio dei liquidi e dei sali minerali nell’organismo. Il sangue è ininterrottamente filtrato attraverso i reni, che rimuovono i prodotti di scarto del metabolismo che trasporta, contemporaneamente a questo processo c’è la produzione l’urina. I reni hanno anche il compito di raccogliere l’urina facilitando il ritorno di acqua all’organismo, prevenendo in questo modo la disidratazione.

Giocano inoltre un ruolo fondamentale nel mantenimento dell’equilibrio degli elettroliti (potassio, sodio, calcio, fosfato, ecc.) nell’organismo del gatto, nel bilanciamento della quantità di acidi nel sangue e della pressione sanguigna. Sono i responsabili della produzione della eritropoietina, un ormone che stimola la produzione di globuli rossi nel midollo osseo. La natura ha dotato i reni di una significativa “capacità di riserva”, nei gatti come in altri mammiferi, compreso l’uomo.

Nel rene affetto da insufficienza, deve essere compromessa una massa di tessuto renale che va dai due terzi ai tre quarti dell’intero organo vitale. Vista la grande quantità di funzioni che il rene svolge per l’organismo, se il rene si ammala, questo comporta ben presto lo sviluppo di una grande varietà di complicazioni nei gatti colpiti. Tra questeCi sono

  • varie modificazioni elettrolitiche
  • raccolta di sostanze acide da parte dell’organismo
  • aumento della pressione sanguigna
  • riduzione del numero di globuli

L’insufficienza renale cronica si riscontra quando c’è un danno renale non curato, quando la condizione di disagio patologico dura da molto tempo e diventa irreversibile.

La condizione di malessere ostacola la regolare capacità di depurare l’organismo, eliminando i prodotti di scarto dal sangue. Quasi sempre la causa inequivocabile della patologia è poco nota, però quando si effettua per esami nazione un prelievo di tessuto, tramite biopsia, reni affetti da insufficienza cronica, questi solitamentemostrano una crescita della quantità di tessuto fibroso, che sostituisce il normale tessuto renale. Il tutto è di norma collegato ad un quadro di infiammazione diffusa.

Cause e sintomi dell’ insufficienza renale nei gatti

Le cause più note di insufficienza renale cronica sono: la malattia del rene policistico (a cui sono geneticamente predisposti gatti Persiani ed Esotici); i tumori renali, le infezioni batteriche alla vescica. Nella maggior parte dei casi l’insufficienza renale cronica compare in maniera lenta e subdola, anche se in alcune occasioni i segni clinici sembrano svilupparsi quasi all’improvviso.

Molti sintomi compaiono soltanto quando le tossine si accumulano nel sangue in grande quantità, invece di essere espulse attraverso l’urina. I segni clinici più comuni sono perdita di appetito, di peso, disidratazione, letargia e depressione. Spesso si osserva aumento della sete con successivo aumento della produzione di urina (dovuta all’incapacità di concentrare l’urina.

Nel gatto si verificherà sete intensa e aumento della minzione: queste sono le due principali spie rivelatrici di reni che non sono più in grado di canalizzare equilibratamente le urine. Inoltre, l’appetito a poco a poco diminuisce fino ad arrivare, nei casi estremi, ad inappetenza prima e ad una vera anoressia con calo di peso poi. Anche il sopraggiungere di depressione, debolezza e vomito sono altri sintomi preoccupanti. Ultimi sintomi, possibili, ma meno evidenti, sono una progressiva disidratazione, la perdita di elasticità della pelle, alito sgradevolissimo e gonfiori alle mucose orali con gengiviti. Il gatto respira male e le sue condizioni fisiche peggiorano, anche a vista d’occhio. Il suo pelo perde di luminosità e può presentare delle eruzioni cutanee.


Inoltre, il gatto malato vomita spesso e soffre di diarrea. In alcuni gatti si nota prima di ogni altro sintomo, una forte debolezza muscolare, in questo caso l’animale può arrivare a non riuscire nemmeno a stendere il collo e ad assumere una posizione eretta per camminare.

Quando il gatto ha una sete intensa: la gastrite

Anche tra i sintomi della gastrite ed dell’enterite c’è la sete intensa. Si parla in genere di gastro-enterite quando una lesione viene rilevata contemporaneamente nello stomaco e nell’intestino, mentre quando le lesioni si presentano separatamente si parla di gastrite per lo stomaco e di enterite per l’intestino. I sintomi si manifestano con vomito, lingua sporca, alito pesante, diarrea muco-catarrale o sanguinolenta, sete intensa.

Osservare attentamente il nostro amico animale, ci aiuta ad intervenire repentinamente in caso di malattie, e quindi a garantire una più alta efficacia delle cure.

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