Sapevate che esiste un giorno dedicato alla pizza? Il word pizza day, la festa mondiale della pizza. Per noi che siamo italiani la pizza è un vero e proprio simbolo: in tutto il mondo ci conoscono anche per questo alimento. La prima pizzeria della storia nasce a Napoli nel 1738 e si chiama Port’Alba. Lo scopo era quello di rifornire i venditori ambulanti di pizza. Ancora oggi sforna pizze nell’antico forno rivestito di pietra lavica.
I consumi degli italiani
Seppur la pizza si festeggia in tutto il mondo, possiamo dire che siamo noi italiani che abbiamo proprio la cultura della pizza. Mangiamo oltre 1 miliardo e mezzo di pizze all’anno. Quasi la totalità degli italiani consuma la pizza almeno una volta la settimana, mentre quasi la metà raddoppia con due pizze la settimana. Gli americani in quanto a consumi ci battono poiché consumato oltre 3 miliardi di pizze all’anno.
La pizza è un comfort food da concedersi in compagnia di amici o famigliari o, perché no, anche da soli.
Tipologie di pizza
Seppur la classica pizza rotonda cotta nel forno a legna resta la preferita, di pizze ce ne sono davvero tantissime tipologie: pizza al taglio, pizza a portafoglio, pizza fritta, pizza gourmet.
Tra la scelta dei gusti, lo Stivale si divide: la Margherita e la Prosciutto e funghi sono le più amate al nord Italia, mentre al sud le preferite sono la Bufala, la Norma e la Frutti di mare. Attualmente c’è un’ascesa anche delle pizze bianche integrali e gluten free e delle pizze gourmet. LIndipendentemente dalla tipologia e dal gusto che si sceglie, la pizza è un piatto che mette tutti d’accordo
Quando è il pizza day?
Il pizza day cade il 17 gennaio. In questa data ricorre la festa di Sant’Antonio Abate, protettore dei fornai e dei pizzaioli. Secondo la tradizione in questa data le famiglie dei pizzaioli di Napoli si recavano a Capodimonte per celebrare il santo con un falò di buon augurio. Il pizza day si festeggia dal 2017.
La pizza fatta in casa Vs la pizza in pizzeria
Ma è meglio la pizza fatta in casa o la pizza consumata in pizzeria o ordinata a domicilio? Durante la pandemia la produzione casalinga di pizze è cresciuto del 50%: 2 italiani su 3 almeno 2 volte al mese l’ha preparata in casa.
Patrimonio Culturale dell’Umanità
La pizza è stata dichiarata Patrimonio Culturale dell’Umanità dall’Unesco o, meglio, è stata riconosciuta ”l’Arte tradizionale del pizzaiuolo napoletano”. Si tratta di un’arte trasmessa di generazione in generazione che ha contribuito a creare un senso di identità sempre nel rispetto per la diversità culturale e la creatività umana.
Questo importante riconoscimento ha portato la pizza ad essere tra i cibi tra i più amati e consumati al mondo, e, essendo Napoli la città dove quest’arte nasce, la pizza diventa il marchio di italianità nel mondo.
“L’Arte tradizionale del pizzaiuolo napoletano” è l’ottavo riconoscimento italiano nella lista del Patrimonio Immateriale dell’UNESCO e la terza iscrizione nazionale nell’ambito della tradizione enogastronomica, (dopo la “Dieta Mediterranea” e “La vite ad alberello di Pantelleria” iscritta nel 2014). Direi proprio che in Italia si mangia bene.