Che domanda bizzarra vero? Eppure questo è uno dei dilemmi che affliggono tante donne, tante coppie. Il fatto è che abbiamo l’abitudine di programmare tutto, di mettere la nostra vita in un’agenda dove tra appuntamento dal dentista e promemoria della spesa citiamo la frase avere un figlio. Ovviamente si tratta di un’estremizzazione ma per tanti versi purtroppo la situazione somiglia molto a questa triste immagine.
Decidere di avere un figlio è una decisione importante, importantissima è quindi giusto e doveroso domandarsi quando è il momento giusto per mettere su famiglia.
La coppia è però formata da due persone e spesso e volentieri quello che è il momento giusto per uno non lo è per l’altro. Inoltre il desiderio di maternità è spesso legato al desiderio di gravidanza, una sorta di bisogno quasi fisiologico della donna che, ad un certo punto, avverte la necessità di attestare la propria capacità di procreare. Il desiderio di maternità avviene però anche in maniera “slegata” dalla gravidanza, la maternità rappresenta il bisogno di prendersi cura di qualcuno, di dedicarsi alla sua crescita, alla sua educazione. Per questo il desiderio di avere un figlio può subentrare anche quando la donna ha superato il periodo fertile, nella maturità.
Talvolta i tempi della coppia non coincidono ma occorre a tal proposito premettere che la coppia, in quanto tale, deve anche porsi come obiettivo il comprendere le esigenze del partner. Se il vostro compagno o la vostra compagna desiderano un figlio e anche voi lo vorreste ma preferite aspettare per motivi che esulano dal desiderio di maternità, beh dovreste rivedere le priorità e magari riprogrammare il tutto: volete aspettare la promozione? Potete rinviare il progetto dopo la maternità. Si dovrebbe entrare nell’ottica che la maternità non compromette tutto il resto. Avere un figlio non impedisce di laurearsi, di lavorare, di fare viaggi. Considerare il momento ideale quando si sono realizzati tutti gli altri progetti è sbagliato. Il figlio non è un viaggio, un lavoro, un mutuo ma è molto di più. Sottovalutare o mettere a tacere il desiderio per dare la priorità ad altro è dunque sbagliato.
Il momento ideale sarebbe quello in cui si verifica una sinergia tra desiderio di gravidanza e il desiderio di maternità e di paternità e, ammettiamolo, una situazione di “contorno” ottimale (lavoro stabile e casa). Ma la perfezione è difficile e occorre quindi adeguarsi a quello che ci affidano natura e destino.
Quindi, visto che è impossibile comandare il desiderio di maternità occorre adattare a questo tutto il resto. Ossia: quando si sente il bisogno di avere un figlio, quando una coppia sente il desiderio di formare una famiglia è bene considerare quello il momento giusto. Indipendentemente da tutto il resto. Ovviamente la premessa è la testa sulle spalle. Inutile o quasi rimandare a quando la situazione economica è più solida, o a quando il mutuo è saldato. Spesso rimandare la maternità o peggio evitare una maternità significa rinviare un’opportunità che potrebbe non essere riproposta.
A ciò si aggiunga che non sempre i figli che arrivano sono programmati. In tal caso cosa succede? Ci si ritrova a vivere una gravidanza che non era stata messa in conto. E magari non si era nemmeno mai pensato a diventare genitori. Eppure si creano famiglie meravigliose, nasce il figlio ed ecco che improvvisamente ci si rende conto che era proprio quello il momento giusto per averlo. Senza averlo desiderato. In questi casi la madre ha ben 9 mesi di tempo per adattarsi ed affezionarsi alla situazione ed il padre nel momento in cui vedrà il figlio si renderà conto che era esattamente quello che voleva. Non è così per tutti certo, ma lo è per moltissimi.
Quindi, quando è il momento giusto per avere un figlio? Se si vive una vita di coppia serena mi sento di dire che il momento giusto è quando il figlio si desidera e anche quando il figlio arriva anche se non era programmato anche se forse la “situazione di contorno” non è perfetta.
A volte è impossibile avere sempre tutto sotto controllo e occorre affidarci al fato, Non si tratta di un discorso legato alla religione ma piuttosto di un accettare con gioia gli eventi della vita soprattutto quelli così belli come la nascita di un figlio. Non avete avuto modo di desiderarlo ed è comunque arrivato. Cosa c’è di più bello?