Quelli della mia generazione non ricordano di certo i travestimenti da strega e le zucche vuote intagliate a mo’ di mostro, e nemmeno di aver mai pronunciato la, ormai nota, domanda: “dolcetto o scherzetto”? Non lo ricordano a meno a che non siano americani. Perchè qui in Italia è solo da poco più di una decina di anni che si è iniziato a festeggiare la notte del 31 ottobre.
Una notte dove tutto per chissà quale arcano diviene mostruoso, una notte fatta di mostri, fantasmi, streghe…Ovviamente stiamo parlando di Halloween una festa che cade tra autunno e inverno, la notte prima del giorno della commemorazione di tutti i santi (Ognissanti) e, a seguire subito dopo, di quella della commemorazione dei defunti.
Una festa sulla quale aleggiano leggende, tradizioni, misteri. Una festa che affascina, incuriosisce, che offre spunti per organizzare feste divertenti e “spaventose”, da l’occasione per travestire i bambini, per esorcizzare un po’ quel sentimento di “paura” tipico dell’infanzia. Una paura che piace, che diverte, quella della notte di Halloween. Ma che origini ha questa festa tanto seguita?
Le teorie che si ipotizzano sulle origini di questa festa sono tantissime. Una delle tante ipotesi sostiene che Halloween ha origini celtiche che si associano alla festa di Samhain, in occasione della quale si cacciano i fantasmi, ricordando quando la gente accendeva falò e indossava costumi per scacciare i mostri, gli spiriti.
Nei primi secoli del primo millennio dC , prima dei missionari del calibro di San Patrizio e San Columcille convertiti al Cristianesimo, i Celti praticavano una religione elaborata attraverso la loro casta sacerdotale.
Alla fine del XIX secolo , il filologo Sir John Rhys ha suggerito che Halloween era in realtà l’anno nuovo ‘ celtico ‘ . Un’altra teoria era che Samhain fosse la festa celtica pagana dei morti visto che l’1 e il 2 novembre è oggi dedicata a tale scopo dalla Chiesa cristiana, si potrebbe supporre che questa odierna sia in realtà una festa che in passato era semplicemente chiamata in modo diverso.
E’ stato Papa Gregorio III nell’VIII a fissare nel 1 novembre la data per onorare i Martiri e i Santi (infatti è anche il giorno in cui si festeggia l’onomastico di tutti) assimilando alcune delle tradizioni di Samhain.
Le leggende legate a questa festa sono tantissime: si dice che gli spiriri di chi è morto durante l’anno in corso tornino indietro per possedere un corpo per tutto l’anno successivo, che per questa notte siano sospese tutte le leggi fisiche che regolano tempo e spazio favorendo il contatto con l’aldilà. Per questo motivo, per non essere scelti dagli spiriti erranti, chi non voleva essere posseduto si mascherava da mostro, rendeva la sua casa poco accogliente (spegnendo il fuoco, le luci).
Il significato termine Halloween ha origini irlandesi e sta ad indicare “fine dell’estate”, questo collega anche la teoria che, guardando il calendario celtico di 2000 anni fa in Inghilterra, Irlanda, Francia settentrionale l’anno iniziava non il 1 gennaio ma il 1 novembre data che segnava anche la fine della stagione calda che si festeggiava, (la fine appunto), il 31 ottobre con il Samhain.
Il popolo celtico, la cui attività prevalente era l’agricoltura, associava, inevitabilmente, l’inverno all’idea della morte.
Anche l’usanza di suonare i campanelli a caccia di dolci ha una sua origine: la “minaccia dello scherzetto” è una sorta di ricatto a fare un danno alla casa ed ai suoi abitanti qualora non venga esaudito il desiderio del dolce. Questo può ricollegarsi al fatto che un tempo i mendicanti bussavano di porta in porta in cerca di elemosina in cambio di preghiere ai defunti della casa: anche questo si ricollega alla festività.
Ma queste sono solo tesi, alcune delle quali messe in discussione da storici illustri, come, ad esempio, Hutton secondo il quale non è certo che Halloween sia precedente al Medioevo, e che è un dato di fatto che la festa di Ognissanti sia celebrata in date diverse tra loro da vari nei vari paesi: 13 maggio, in Irlanda (paese di cultura celtica) 20 aprile, mentre il 1º novembre in Inghilterra e Germania.
Ma come si pone la chiesa cristiava verso Halloween? Gli atteggiamenti sono diversi: da chi vuole demonizzarla, a chi vuole portarla verso le radici cristiane.
Phillips afferma che : ” La chiesa cristiana ha cercato di eliminare la celebrazione di Hallowen offrendo Ognissanti come sostituto .
C’è chi ha identificato il giorno di ognissanti con quelli osservati dai Celti , e chi ha bollato divinità soprannaturali come il male e il diavolo . Come rappresentanti della religione rivale , i Druidi erano considerati adoratori del male di dèi e spiriti diabolici o demoniaca . La malavita celtica divenne inevitabilmente identificata con l’ inferno cristiano .
Gli effetti di questa politica erano volti a diminuire , ma non eliminare completamente le credenze negli dei tradizionali. La credenza celtica in creature soprannaturali persisteva , mentre la chiesa ha fatto tentativi deliberati di definire non soltanto questa credenza pericolosa , ma addirittura dannosa. Per questo i seguaci della vecchia religione si nascosero , bollati come streghe .
Tuttavia, la gente ha visto oltre, e negli anni, siamo giunti a festeggiare Halloween anche qui e questa festa è apprezzata, amata, attesa quasi come una sorta di Carnevale. Sono soprattutto (ma non solo) i bambini a divertirsi, è noto le storie di paura affascinano i più piccoli.
Per questo, indipendentemente da quelle che sono le sue origini ancora oggi la tradizione dei travestimenti da esseri orrendi, da mostri, da streghe resta ed è occasione per fare festa. Non sono solo i bambini che si divertono a suonare i campanelli ed a bussare alle porte a caccia di dolcetti. Anche gli adulti amano festeggiare Halloween e le feste a tema abbondano sia nelle discoteche, che nei locali privati, che nei ristoranti. Questa festa oggi, al di là del suo significato, ha assunto un aspetto consumistico fatto di maschere, gadget, ricette a tema, trucchi da strega.
I simboli legati a questa festa sono moltissimi: la zucca su tutte che è usanza intagliare per farne volti “spaventosi”, e poi i cappelli da strega.
Concludendo, di là di tutti i retroscena, delle origini, del significato, delle opinioni su Halloween, possiamo di certo dire che travestirsi, andare a festeggiare, preparare cibi a base di zucca ed utilizzare le “zucche vuote” per allestire l’ambiente in perfetto stile Halloween non significa nient’altro che, semplicemente, fare festa, non è null’altro che un’occasione per divertirsi a prescindere da significati e credenze varie.
Anzi se volete qualche ricetta per preparare una cena a tema ecco un sito dal quale potete prendere spunti http://www.ricettehalloween.com/
Quindi preparatevi, perché ormai ci siamo: Halloween è alle porte, il 31 sera dovete semplicemente preparare tanta cioccolata, biscotti, dolci, perché quando si presenterà alla vostra porta di casa in gruppo di bambini travestiti da fantasmi, da streghette, da mostri, non potete certo farvi cogliere impreparati alla fatidica domanda “dolcetto o scherzetto”?