Per un bambino di età inferiore ai sei sette mesi il mondo è qualcosa che esiste al di sopra di lui, qualcosa che si trova in alto e che lui può vedere solo dal basso. Il suo regno a quell’età è il pavimento. Ma all’inzio del secondo semestre di vita le cose cambiano. A sei sette mesi il bambino inizia “ad arrangiarsi” a stare seduto, a otto mesi, generalmente, ci riesce senza problemi, tra gli otto e nove mesi inizia a gattonare e riesce, generalmente, a mantenersi in piedi per qualche minuto aggrappato a qualche sostegno. Sempre in linea generale tra i nove e dieci mesi riesce, se tenuto per entrambe le mani, a camminare. Piano piano la mano diventa una sola e un bel giorno troverete vostro figlio che riesce a stare in piedi da solo senza sostegno. Certo, durerà pochissimo tempo e poi i bimbo farà il classico “patapum” ma questo episodio rappresenterà il preludio di quel che accadrà poco tempo dopo, ossia il camminare da solo. Per il bambino il riuscire a restare alzato da solo, anche se per pochissimo tempo, rappresenta un trionfo: finalmente il mondo non è più sopra di lui. Generalmente a partire dal primo compleanno in avanti, fino ai 16 mesi circa dovete aspettarvi l’evento: il bambino cammina da solo. E’ importante sottolineare che non tutti i bambini compiono i primi passi “indipendenti” nelle stesse date. Alcuni a 12 mesi iniziano a camminare, altri iniziano a 16, alcuni a 18. Non è importante la data di inizio e questa non inciderà in alcun modo sullo sviluppo del bambino o sulle sue capacità motorie. Il giorno di inizio dipende anche dal bambino stesso: alcuni provano “in segreto” ad alzarsi e risederi, ad aggrapparsi a muovere i primi passi, altri rendono partecipi i genitori a tutti i minimi progressi, altri semplicemente sono pigri. Ciò che conta è rendersi conto che l’evento del camminare per il bambino rappresenta un qualcosa di fondamentale perchè darà lui sicurezza, indipendenza, potà raggiungere e prendere da solo i suoi giochi, potrà andare dalla sua mamma senza essere costretto ad urlare per farsi prendere. Per contro, potrà allontanarsi da ciò che non vuole vicino. Insomma una conquista non da poco. E’ importantissimo che ogni qual volta il bambino cade il genitore non deve in alcun modo enfatizzare l’evento, altrimenti si incorre nel rischio di spaventare il piccolo che teme di perdere la sua “conquista sociale.” E’ altresì importante non avere “l’ansia da primi passi” ossia non temere che il bambino tardi a camminare perchè i piccoli sono “spugne” che riescono ad assorbire tutto anche e soprattutto le ansie e le frustrazioni dei genitori. Mettetevi comodi e aspettate che dai dodici mesi in avanti il vostro bambino farà un altro passo in avanti (quale termine più appropriato?) e allora, quando inizierà a camminare, per i genitori ci sarà da correre.