Quando nascono i primi dentini?

dentizioneC’è un aspetto dello sviluppo del bambino davvero importante che avvicina molto il bambino a quella che si può chiamare la maturità funzionale del suo organismo: la dentizione che segna il passaggio dalla suzione alla masticazione.
La dentizione sconvolge quella che è l’attività predominante dei primi mesi di vita ossia la suzione. Con l’eruzione del primo dentino cambiano molte cose, addirittura la maniera di rapportarsi con il resto del mondo. La dentizione inizia in genere fra il sesto e l’ottavo mese di vita e si conclude verso i due anni e mezzo.

Generalmente i primi denti a comparire sono gli incisivi mediani inferiori e poi i due corrispondenti incisivi superiori, indi i due incisivi laterali superiori, e quindi i due incisivi laterali inferiori. Tra i i dodici e sedici mesi faranno la loro apparizione i premolari e, quattro o cinque mesi più tardi, i canini. All’inzio del terzo anno sarà la volta dei molari. Tutto questo secondo le statistiche. E’ infatti possibile che un bambino abbia il suo primo dentino a tre o a quattro mesi, oppure a tredici. L’anticipo o il ritardo della dentizione può dipendere da fattori ereditari o dietetici, o può essere terdiva per effetto di determinate cure, in ogni caso non c’è da preoccuparsi. Il ritmo di sviluppo dell’organismo umano è spesso imprevedibile, irregolare ed estremamente variabile. Quindi è completamente fuori luogo preoccuparsi se il bimbo non “segue le tabelle” e ritarda la dentizione: il suo primo dentino arriverà anche per lui.

Anche l’ordine di comparsa dei denti non è così scontato, anche per questo aspetto l’ansia da “ordine di comparsa” è inutile, perchè tanto, prima o poi, i dentini arriveranno tutti. L’aspetto principale della dentizione non è né la data di inzio né l’ordine di comparsa dei denti ma piuttosto l’effetto che la dentizione ha sul bambino. Durante questo periodo è infatti consueto (e questo aspetto pare accomunare tutti i bambini) che il bambino sia più irrequieto, ad ogni dentino che spunta in genere corrisponde un calo dell’appettito, un aumento della salivazione, dolore alle gengive, tendenza a mordere e, talvolta, qualche linea di febbre (su questo aspetto ci sono diverse correnti di pensiero ma predomina quella della “vecchia scuola” che vede un collegamento tra un lieve aumento della temperatura e il periodo della dentizione). In ogni caso, notti in bianco a parte, la dentizione è una tappa, un traguardo: il bambino sta conquistando la capacità di masticare e questo rende sopportabile anche qualche ora di sonno in meno.

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