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Uno dei tasti dolenti quando si parla di neonati è la colica. Li portiamo a casa dall’ospedale beati e pacifici, che mangiano e dormono e poi un “bel” giorno ce li ritroviamo disperati, inconsolabili alle prese con un pianto incessante, talvolta con grida strazianti. Nessuna paura è la colica e come è arrivata se ne andrà al massimo, generalmente, dopo i tre mesi di vita.
Ma nel frattempo cosa si può fare quando il neonato ha le coliche? Stare li senza fare nulla ed aspettare che passino da sole è una soluzione ma tanto dipende dal tipo di colica. Se si tratta di un pianto breve che con qualche coccola passa allora si può fare altrimenti è meglio curare i sintomi e, per quanto possibile, prevenire la colica. Intanto vediamo i parametri utilizzati per riconoscere la colica sempre ovviamente ascoltando la diagnosi del pediatra che immediatamente saprà riconoscerla. Negli anni Cinquanta un medico, il dotto Wessel, stabilì delle regole, tre per la precisione, per riconoscere la colica.
Innanzitutto occorre avere a che fare con un neonato sano e nutrito in modo ottimale. Se il lattante piange oltre le 3 ore al giorno, per oltre tre giorni la settimana per oltre tre settimane di fila, allora si tratta di una colica. Ma ci sono altri modi per riconoscere la colica: se il lattante sforza e flette le gambe sulla pancia, se cerca il seno anche se non ha fame e succhia in modo irrequieto, se il pianto arriva sempre più o meno alla stessa ora (generalmente durante le ore serali).
Quando il neonato ha la colica innanzitutto occorre calmarlo e il miglior modo per farlo è stare calmi noi stessi. Generalmente i genitori di fronte alla disperazione del figlio si sentono impotenti e frustrati e si fanno prendere dal panico. Ecco allora che non è raro trovare madri che addirittura piangono di fronte al neonato con la colica. I lattanti sono delle spugne capaci di assorbire tutta l’emotività dell’ambiente che li circonda: un ambiente sereno senza apprensioni di certo favorisce il cessare della colica. Al contrario un ambiente dove regnano apprensione e nervosismo accentua il fenomeno.
Ma la causa della colica può anche derivare dalla troppa presenza di gas nell’intestino perché il lattante durante la poppata succhia aria In questi casi, se il lattante è allattato con biberon può essere utile utilizzare appositi biberon anticoliche, altrimenti ,se è allattato al seno, è opportuno non attendere che il bambino pianga troppo prima della poppata altrimenti si rischia che succhi con troppa avidità, troppo velocemente e che aspiri più aria. IL momento dell’allattamento deve essere un momento intimo di quiete, di relax per mamma e bambino.
Ci sono poi dei farmaci atti a fare diminuire le coliche ma è bene precisare che non sempre funzionano. IL pediatra saprà comunque consigliarvi al meglio tra Simeticoneche possiede un’ azione antimeteorica rompendo le bolle d’aria e rendendole più piccole, Antispastici e Probiotici.
Le mamme che allattano al seno possono inoltre assumere delle tisane per alleviare le coliche.
Si rivelano utili i massaggi alla pancia del bambino e, in alcuni casi, anche i sondini che aiutano il bambino ad eliminare eventuali tappi di feci.