Tutti ne abbiamo sentito parlare, sui social abbiamo assistito a quasi una sorta di schieramento tra favorevoli e contrari. Andiamo a capire come funziona questa applicazione,quando parte la sperimentazione di Immuni App e quando scaricare Immuni app.
Che cos’è Immuni app
Immuni app è un’applicazione per tracciare i contagi di Covid-19 messa a punto da Bending Spoons.
Lo scopo dell’app Immuni è quello di limitare la diffusione del Covid 19 dando la possibilità di tracciare i contatti di soggetti che risultano positivi al Covid 19.
Lo fa attraverso un controllo dei contatti avuti dagli utenti e attraverso l’invio di notifiche agli utenti che potrebbero essere a rischio contagio perché sono stai esposti ad un caso positivo di coronavirus.
Questo è il principio chiave del funzionamento di Immuni che si pone l’obbiettivo di tracciare i casi di Covid-19 in Italia, e che viene per questo presentata come “un pilastro importante nella gestione della fase 2 dell’emergenza”.
Immuni app: come funziona
La app “Immuni” permetterebbe quindi il tracciamento dei contatti per il Coronavirus in Italia.
Come? Gestendo, tramite Bluetooth, uno scambio di codici alfanumerici tra i dispositivi che hanno scaricato la app. L’analisi dei codici avviene direttamente sugli smartphone e non in un server remoto.
Allo scambio di codici segue l’eventuale invio di notifiche ai soggetti a rischio, ossia ai soggetti che sono stati a meno di due metri di distanza per oltre 15 minuti con un soggetto positivo.
Immuni app si compone di due parti: un sistema di tracciamento dei contatti che sfrutta la tecnologia Bluetooth Low Energy per rilevare la vicinanza tra due smartphone nell’ordine di un metro.
In questo modo, la app conserva sul dispositivo di ogni cittadino una lista di codici identificativi anonimi di tutti gli altri dispositivi ai quali è stato ad distanza ravvicinata entro un certo periodo.
Se si viene sottoposti a test per Coronavirus e si risulta essere positivi, il cittadino carica su un server in cloud le stringhe alfanumeriche inviate dalla sua app agli altri smartphone.
A sua volta il server reinvia a tutte le app in circolazione le stringhe ed i singoli smartphone calcoleranno il rischio di esposizione all’infezione per ogni identificativo.
Il calcolo del rischio viene fatto sulla base di distanza fisica ed il tempo di vicinanza. A quel punto viene generata una lista degli utenti più a rischio che riceveranno una notifica sullo smartphone.
Riassumendo:
Il dispositivo tiene in memoria tutti i codici dei dispositivi rilevati entro la distanza di due metri.
Se il proprietario di uno di questi dispositivi effettua il test e risulta positivo al Covid 19, e il rapporto tra vicinanza e tempo di vicinanza rappresentano un rischio, allora si viene avvisati tramite notifica
E’ già prevista un’integrazione che consente a ciascun utente di annotare alcune informazioni rilevanti riguardanti la propria salute.
Come scaricare l’app Immuni
E’ possibile scaricare l’app Immuni sui due store online di Apple e Google:il Play Store e l’App Store. E’ già previsto il rilascio anche su App Gallery, lo store di Huawei.
Scaricare l’applicazione Immuni è molto semplice: si apre lo store digitale sullo smartphone (Play Store se avete un telefono Android o App Store se siete su iPhone) e si cerca nella barra di ricerca “Immuni”.
Nel momento in cui si individua l’app, la si deve aprire ed è sufficiente seguire le istruzioni per la configurazione.
Quando scaricare Immuni app?
L’applicazione è disponibile per il download già dal primo giugno su iOS e Android .
La app Immuni è operativa in Abruzzo, Puglia, Marche e Liguria, per il 15 giugno è previsto il funzionamento a pieno regime in tutto il territorio nazionale.
Immuni app viola la privacy?
I maggiori dubbi su Immuni app riguardano la tutela della privacy che, per molti, sarebbe violata.
E’ bene precisare che per impostazione predefinita, i dati personali raccolti dall’app non pemettono l’identificazione diretta dell’utente, né del suo dispositivo, si tratta solo di dati esclusivamente necessari ad avvisarlo dell’esposizione a un rischio di contagio, quindi a consentire la tempestiva adozione di misure di prevenzione e assistenza sanitaria.
E’ escluso ogni tipo di geolocalizzazione e non saranno tracciati gli spostamenti degli utenti.
Ciò significa che l’app non ci seguirà perchè usa il Bluetooth e non il Gps, non avrà informazioni che possano collegare ad un nome e un cognome.
I dati trattati sanno provincia di domicilio, l’indirizzo Ip, indicatori relativi al funzionamento dell’app e un codice temporaneo.
Degli utenti “a rischio” che hanno incrociato qualcuno poi rivelatosi positivo, verrà trattato il dato relativo alla ricezione della notifica e quello relativo al giorno in cui è avvenuto il contatto a rischio.
Gli utenti positivi saranno a loro volta tutelati perché sarà reso noto esclusivamente il codice alfanumerico che sarà comunicato all’operatore sanitario.
Attraverso il codice saranno analizzati anche tutti i codici degli smartphone dotati di Immuni che sono entrati in contatto con il soggetto positivo (meno di due metri di distanza per oltre 15 minuti).
Immuni: perché scaricarla
L’app Immuni non è un applicazione obbligatoria ma è scaricabile su base volontaria. E’ ovvio che per ottimizzare le potenzialità la sua efficacia sarà direttamente proporzionale al numero di utenti che la scaricheranno.
Lo scopo dell’app è quella di limitare i contagi, allertare gli utenti a rischio contagio affinché adottino le misure previste per non diffondere ulteriormente il virus e per ricevere in modo tempestivo le cure adeguate.
Lo spirito con il quale scaricare la app è questo: vorreste sapere se siete entrati in contatto con un soggetto positivo? Volete avere la possibilità, qualora voi stessi siate positivi, che le persone che avete messo a rischio siano avvisate (ovviamente in forma anonima)?
A fronte dei sacrifici che abbiamo fatto negli scorsi mesi, quando ci trovavamo in piena emergenza, sia opportuno adottare tutti i mezzi che abbiamo a disposizione affinché il Covid 19 non riprenda possesso delle nostre vite e della nostra libertà.
Se la App Immuni è uno di questi mezzi, ben venga.