Rebranding aziendale: cos’è e quando è opportuno farlo

Rebranding aziendale: cos’è e quando è opportuno farlo

Un rebranding fa parte del ciclo naturale di ogni marchio. Ma come fai a sapere quando è arrivato il momento di rinnovare la tua attività?

In questo articolo, esamineremo esattamente cosa intendiamo per rebranding, perché un rebranding è così importante per la tua attività e alcuni dei principali segnali che è ora di dedicarsi al rebranding.

Vedremo anche quali dovrebbero essere i tuoi primi passi una volta deciso di fare il grande passo. Iniziamo.

Cos’è il rebranding?

Il rebranding è quel processo in base al quale un’azienda decide di cambiare la propria immagine aziendale, e può includere nome, logo, slogan, colori aziendali e design. L’idea alla base del rebranding è quella di creare un’identità diversa per un marchio, per distinguerlo dai suoi concorrenti, nel mercato.

Ci sono diversi motivi per cui un’azienda decide di cambiare marchio. Un fattore importante è connettersi con i clienti. Il rebranding fa bene al business, ma allo stesso tempo può essere rischioso perché c’è sempre la possibilità che ai consumatori non piaccia il nuovo marchio.

I rebranding più efficaci iniziano con la ricerca sulle attuali percezioni del marchio, quelle degli stakeholder interni ed esterni. I dati della fase di ricerca informano la strategia o la fase di posizionamento del marchio, in cui un marchio viene riposizionato in base alle esigenze dei clienti e alle opportunità del mercato.

Solo dopo la ricerca e la strategia un rebrand passa alla fase identitaria, in cui le identità visive e verbali di un marchio vengono reinventate. L’identità visiva include loghi, colori, tipografia e fotografia. L’identità verbale include nomi, slogan e messaggi. Da qui la necessità di sostituire e/o realizzare anche la nuova segnaletica (insegne, totem, ecc…) e quindi la necessità di rivolgersi ad aziende specializzate. A tal proposito ci sono aziende in grado di prendersi in carico tutta la realizzazione delle segnaletiche dalla progettazione all’installazione finale per un lavoro chiavi in mano. In Emilia Romagna, per esempio, c’è Bonetti che offre questo servizio, e se vuoi visualizzare deli esempi di lavori effettuati, puoi dare un’occhiata alle insegne aziendali realizzate a Modena per avere un’idea delle soluzioni disponibili e di quelle già realizzate.

E ora che sappiamo cos’è il rebranding, assicuriamoci di avere i motivi giusti per effettuare un rebranding.

5 motivi per fare rebranding

Quindi, perché fare rebranding in primo luogo? I motivi per rinnovare l’immagine aziendale sono una miriade. Prima di tutto, una forte immagine aziendale rende più probabile che i tuoi clienti scelgano il tuo prodotto o servizio rispetto alla concorrenza. Sebbene i motivi siano diversi per ogni azienda, ci sono alcuni segnali rivelatori che è necessario dedicarsi al rebranding.

1.    Il nome del tuo marchio non riflette più la tua visione del marchio.

Uno dei segni più ovvi per fare rebranding è un nome aziendale non ottimale. Quello che sembrava un grande nome 15 anni fa ora non rappresenta più ciò di cui tratta il tuo marchio. Inoltre, i cambiamenti nel contesto culturale possono cambiare il significato di un nome. Qualunque sia la ragione, non dovresti lasciare che il nome del tuo marchio sia un freno per il marchio stesso. Il nome del tuo marchio dovrebbe essere unico, differenziante e, soprattutto, memorabile.

2.    Non riesci a differenziarti dalla concorrenza

Un altro modo per sapere quando eseguire il rebranding è quando il tuo marchio inizia ad assomigliare a tutti gli altri marchi. In fin dei conti, il branding si basa sulla differenziazione competitiva. Una nuova immagine ti consente di competere indipendentemente dal fatto che tu abbia un vantaggio tangibile rispetto ai tuoi concorrenti o meno.

3.    Il tuo modello di business o strategia è cambiato

Come abbiamo visto di recente, non puoi sempre prevedere le forze esterne che costringeranno a cambiamenti nella tua attività. Ma quando il tuo modello di business o la tua strategia cambiano, anche il tuo marchio deve cambiare. Il modo in cui la tua azienda viene percepita da coloro che serve dovrebbe sempre essere in linea con il modo in cui opera dietro le quinte.

4.    Stai subendo una fusione o acquisizione

Un segno infallibile che è ora di cambiare il marchio è se stai subendo una fusione o un’acquisizione. Le fusioni e le acquisizioni comportano quasi sempre il rebranding a un certo livello. Garantire relazioni ottimali tra i marchi, i prodotti e i servizi appena fusi previene la ridondanza, l’incoerenza, la confusione e la cannibalizzazione.

5.    Devi dissociare il tuo marchio dalle percezioni negative

Un altro segno di quando rebranding è che devi dissociare il tuo marchio da un’immagine negativa.In questi giorni non ci vuole molto perché una parola o un concetto assuma connotazioni devastanti negative. Grazie ai social media, i passi falsi possono diffondersi a macchia d’olio, trasformando un marchio un tempo innocuo in una vera patata bollente. Il rebranding è spesso il rimedio più semplice ed efficace in queste situazioni, a cominciare da un audit interno del marchio.

Infine, c’è una domanda che ogni azienda dovrà affrontare a un certo punto: come fai a sapere quando cambiare il marchio? Una cosa è certa, un rebranding è una parte naturale della crescita di qualsiasi attività. Non è questione di se, è questione di quando. Con la quantità di vantaggi misurabili che derivano dal rebranding, è probabile che l’investimento ripaghi molte volte, negli anni a venire.

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