Le donne sono spesso celebrate con canzoni, poesie, con opere d’arte famose e con film che sono divenuti del cult. E poi con quella che è considerata la “loro giornata”, la giornata internazionale delle donne. La festa delle donne che, tutti gli anni, ricorre l’otto di marzo.
Una festa che oggi viene vissuta soprattutto sotto l’aspetto “commerciale” e per la quale, purtroppo, troppo spesso restano sconosciuti quelli che sono il senso ed origine. E così ci si ritrova la sera dell’otto marzo a fare baldoria in qualche locale con tavolini tempestati di mimose senza nemmeno sapere il perchè.
Innanzitutto è doveroso ricordare che lo scopo della giornata internazionale della donna è quello di ricordare le conquiste che le donne hanno ottenuto nel corso dei secoli: conquiste sociali, politiche, economiche. Per riportare alla mente quelle che sono state le discriminazioni e le violenze che le donne hanno dovuto subire (e che purtroppo ancora oggi subiscono), e, infine, per omaggiare le donne e per ringraziarle per tutto ciò che quotidianamente fanno spesso in modo silezioso.
Ma perchè questa giornata si celebra proprio l’8 marzo?
Gli eventi che legano la festa della donna a questa data sono due.
La festa della donna si è celebrata per la prima volta negli Stati Uniti nel 1909 e in Italia nel 1922 ma inizialmente in Italia la festa fu celebrata il 12 marzo ossia la prima domenica dopo l’8 marzo.
Quali sono le origini di questa festa?
Ci sono versione contrastanti a proposito. Una storia, che ha tutt l’aria di essere una leggenda (e più avanti vi spiegheremo il perchè) vuole che le origini della festa della donna nascano nel lontano 1908. Siamo in un’industria tessile di New York e un gruppo di operaie protesta contro le cattive condizioni lavorative. il loro sciopero porta ad inevitabili conflitti con il proprietario che, l’8 marzo, blocca le porte di uscita dello stabilimento. Proprio quel giorno nella fabbrica scoppia un incendio nel quale morirono 129 operarie. Questa data è stata quindi proposta da Rosa Luxemburg per celebrare la giornata internazionale a favore delle donne.
Ma questa versione è contestata da molti che credono che questa tragedia venga in realtà confusa con un altro tragico accadimento che si è verificato il 25 marzo 1911 a New York. In un incendio in una fabbrica morirono 146 lavoratori, la maggior delle quali erano giovani donne immigrate dall’Europa.
Altre contestazioni affermano invece che l’8 marzo trovi la sua origine dalla repressione della polizia durante una manifestazione sindacale promossa da operaie tessili di New York nel 1857.
Ciò che è certo che questa data è comunque una data rivoluzionaria. Nel 1917, in Russia, a San Pietroburgo, le donne manifestarono per chiedere la fine della guerra e per vedere riconosciuti i propri diritti. «Pane per la Pace» fu il loro slogan. Questa manifestazione dette origine alla Rivoluzione di Febbraio, alla destituzione dello zar e al diritto di voto delle donne.
Le origini della festa della donna vengono anche collegate al VII Congresso della II Internazionale socialista che si è tenuto a Stoccarda nel 1907, tra i temi affrontati anche quello sui diritti della donna tra cui quello del voto.
Ogni domenica il partito socialista di Chicago teneva una conferenza nel Garrick Theater, e, il 3 maggio 1908, la conferenza, chiamata ‘Woman’s Day’, giorno della Donna fu tenuta da Corinne Brown e si discusse dello sfruttamento sul lavoro ai danni delle operaie sia come orario di lavoro che sul lato economico, si discusse delle discriminazioni sessuali e del diritto di voto per le donne.
Seppur quell’iniziativa non sortì un effetto immediato portò a delle conseguenze perchè alla fine dell’anno il Partito socialista americano raccomandò a tutte le sezioni locali ‘di riservare l’ultima domenica di febbraio 1909 per l’organizzazione di una manifestazione in favore del diritto di voto femminile’. E così il 28 febbraio 1909 negli Stati Uniti fu celebrata la prima ufficiale giornata della donna. Sempre a New York il 22 novembre dello stesso anno, ventimila operarie scioperarono e lo sciopero delle camiciaie durò fino a 15 febbraio 1910. Il 27 febbraio successivo trmila donne celebrarono ancora il giorno della donna, il woman’s day.
In Italia, la festa della donna, si festeggiò per la prima volta nel 1922 per opera del Partito Comunista, ma si festeggiò il 12 marzo, ossia la prima domenica utile dopo l’8 marzo. La festa della donna assume quindi una connotazione politica che faceva perdere quello che era il vero significato di questa giornata: i diritti delle donne. Le fantasiose ricostruzioni degli episodi di morti negli incendi nelle fabbriche sarebbero pertanto da attribuire anche alla politicizzazione di questo evento.
Nel 1977, l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite stabilì ufficialmente che l’8 marzo fosse istituita, nel mondo, la giornata dedicata ai diritti della donna.
Perchè la mimosa è il simbolo della festa della donna?
Innanzitutto specifichiamo che la mimosa nel linguaggio dei fiori sta ad indicare la sensibilità quindi questo già di per sé potrebbe indicare il motivo per il quale è stata scelta come simbolo per la gioranta internazionale delle donne. Ma non è questo il motivo per il quale fu scelta la mimosa come simbolo per questa giornata. Le origini di questa scelta sono da attribuire, anzi sarebbero da attribuire (perchè la questione è controversa) ad un’iniziativa del 1946 quando le femministe Teresa Noce, Rita Montagnana e Teresa Mattei hanno suggerito questo fiore diffuso nelle campagne e povero al posto della violetta che era il fiore che il vicesegretario del Pci Luigi Longo intendeva regalare nel giorno della ricorrenza alle donne per simboleggiare l’evento. La stagionalità di questo fiore ha giocato ovviamente un ruolo fondamentale.
La festa della donna oggi
Ormai da diversi anni la festa della donna è più che mai commercializzata e “ridotta” ad una serata gogliardica tra amiche in ristoranti o in discoteche. Niente di male per carità, se non fosse per la data fuori luogo, ossia se non fosse per l’8 marzo. Perchè, indipendemente dal quelle che sono le origini di questa data, tragedia in fabbrica, sciopero rivoluzionario, fine zarismo russo, ciò che accomuna tutti questi eventi è di certo la rivendicazione dei diritti, per troppo tempo non riconosciuti alle donne: il diritto ad un lavoro pari retribuito a quello dell’uomo, il diritto al voto (ma ci rendiamo conto dell’assurdità: noi donne non potevamo votare?), il diritto a non essere sfruttate, il diritto alla non violenza e tanti altri che ancora oggi, purtroppo, non vengono riconosciuti. Ossia vengono riconosciuti nella teoria ma non nella pratica.
Ci ritroviamo così ancora oggi ad assistere ad un triste boom di notizie tragiche che parlano di violenze sulle donne, di “raccomandazioni speciali” capaci di far fare carriera non certo per meritocrazia. E allora? cosa c’è da festeggiare così freneticamente a suon di spogliarelli? Per questo sarebbe meglio a mio avviso dedicare questa giornata ad una commemorazione più decorosa e di certo più degna. Ecco alcuni degli eventi che vengono organizzati in Italia per festeggiare l’8 marzo.
L’Amministrazione comunale di Lagnano ha presentato tramite l’assessore Francesca Raimondi il calendario delle iniziative promosse in occasione della Festa della Donna 2014. Si tratta di otto appuntamenti distribuiti nel corso dell’intero mese di marzo. Una festa della donna prolungata che tente a , richiamare l’attenzione dei cittadini sull’importanza di non ridurre questa data ad un semplice tripudio di mimose.
Il tema conduttore della manifestazione si chiama “Non solo 8 marzo”.
A Vicenza per celebrare la giornata internazionale della donna il Comune proporrà a tutta la cittadinanza un calendario di iniziative particolarmente articolato e più ricco delle precedenti edizioni. Oltre a tre spettacoli teatrali, al Kitchen, ai Carmini e all’Astra, ci saranno anche dei convegni tra qui quello dedicato al lavoro femminile durante la crisi economica. Anche il Centro antiviolenza promuoverà una serie di allo scopo di raccogliere fondi per il sostegno del centro stesso. Verrà inoltre trattato l’importante tema che riguarda la conciliazione per riuscire a gestire la famiglia e il lavoro.
Dal 6 al 10 marzo in occasione della festa della donna la Fondazione Musei Civici di Venezia, co-protagonista della terza edizione della rassegna DOVE. Donne a Venezia: creatività, economia, felicità 2014, ospita nelle sedi museali Palazzo Mocenigo, Ca’ Pesaro e del Museo del Merletto un calendario di eventi, mostre temporanee, visite guidate e incontri, caratterizzati dall’universo femminile e dalla presenza della donna a Venezia. Una manifestazione che ha come scopo quello di fare festa e di pensare, quello di affrontare con leggerezza e lucidità le problematiche del presente, riassumendo in cinque giornate le donne di Venezia, leader nei rispettivi ambiti, leader positive di progetti e trasformazioni.
Ecco, secondo me, questi eventi rappresentano un modo per celebrare l’8 marzo come si deve. Per la discoteca con relativo spogliarello del bello di turno avete tempo tutto l’anno.
Foto CC BY rudemnky