Quando cambiare la tv

Quando cambiare la tv
Una domanda che si pongono in tanti: quando cambiare tv? È nell’aria già da diverso tempo ma non a tutti è chiaro come agire: il cambio della televisione per la transazione alla nuova TV digitale ed allo standard di trasmissione dvb-t2 è un argomento di cui si parla spesso. Ecco modalità e termini con avviene la migrazione e le indicazioni per l’eventuale sostituzione della televisione.

Perché avviene la transizione dei canali

Lo scopo è quello di dismettere definitivamente la codifica di trasmissione mpeg2 ed attivare in tutto il Paese la codifica mpeg4 sullo standard tecnologico DVBT. Tradotto per i meno esperti ciò significa che la transizione dei canali è volta ad evolvere le modalità di trasmissione.

La migrazione dei canali televisivi alla nuova tv digitale è legata infatti al modello di trasmissione dvb-t2. Si tratta di una vera e propria evoluzione tecnologica che permette di trasmettere contenuti in TV attraverso il digitale terrestre. Il trasferimento avverrà partire dal primo gennaio 2023, quando sarà possibile ricevere i programmi TV solo con televisori o decoder compatibili con i nuovi standard rispondenti alla sigla Dvbt-2/Hevc. Ma quali vantaggi porta questa migrazione?

Cos’è il DVB T2 e quali sono i suoi vantaggi

Il Dvbt-2 è l’evoluzione dello standard per trasmettere contenuti per mezzo del sistema del digitale terrestre, ossia il Dvbt (Digital Video Broadcasting) .

Sono tanti i vantaggi del Dvbt-2, tra questi troviamo :

  • trasmissioni più “performanti”, fino ad una definizione in 8K.
  • predisposizione per l’ultra high definition,
  • segnale più “pulito”
  • distanza maggiore tra l’antenna che riceve il segnale e il ricevitore che lo trasmette sullo schermo
  • gestione di più flussi di dati in entrata e in uscita grazie alla capacità di supportare i sistemi MiMo, multiple input-multiple output.

Le fasi della migrazione al DVB-T2

La migrazione definitiva al nuovo standard tv, è prevista a gennaio 2023 con il passaggio alle trasmissioni con codifica DVB-T2. Vediamo le 3 fasi che attraversano il processo di migrazione.

  • Fase 1: è la fase de passaggio al mpeg4, si tratta del primo passaggio iniziato il 20 ottobre che prevedeva ad ogni emittente di decidere autonomamente per quali canali continuare a usare il codec mpeg2 e per quali passare al mpeg4. Per quel che concerne la Rai e Mediaset, sono migrati solo i canali tematici (Rai 4, Rai 5, Rai Movie, Rai Yoyo, Rai Sport+ HD, Rai Storia, Rai Gulp, Rai Premium, Rai Scuola, TGCOM24, Mediaset Italia 2, Boing Plus, Radio 105, R101 TV e Virgin Radio TV) mentre Rai1, Rai2, Rai3, Canale5, Italia1 e Rete4 sono rimaste in mpeg2.
  • Fase 2, riguarda lo spostamento delle frequenze ed è una fase iniziata ad inizio 2022 su basi regionali, la cui conclusione è prevista per il 30 giugno. È necessario, in questa fase, risintonizzare i canali.
  • Fase 3 questa fase è prevista a gennaio 2023 e rappresenta il passaggio definitivo al nuovo standard tv ossia all’adozione del DVB-T2. Si tratta di un passaggio che prevede il possesso di un televisore con il nuovo sistema di codifica o l’impiego di un decoder esterno.

Come e quando risintonizzare i canali

Sono in molti coloro che hanno notato che, accendendo la tv, non si trova più un canale preferito o che vengono avvisati che il canale è stato spostato. Perché? Il motivo è il riordino delle frequenze televisive  che servono per liberare del tutto la banda dei 700MHz (destinata al 5G). Si tratta di una delle fasi di questo processo graduale che riguarda la migrazione. Il riordino delle frequenze comporta quindi lo spostamento dei canali che si ricevono in una determinata zona. Come comportarsi quando avviene? Forzando una risintonizzazione automatica dei canali che si esegue con modalità diverse in base alla tv ma, generalmente, accedendo al menu del televisore e impostando “sintonizzazione automatica dei canali”.

Come capire se la tv è compatibile?

Come capire se il proprio televisore è in grado di ricevere i canali anche dopo la conclusione della fase 3? Eseguendo il test dei canali 100 e 200: se sintonizzandosi su questi due canali si visualizza la scritta “Test HEVC Main10”, allora la tv è in crado di ricevere anche dopo la migrazione, altrimenti si potrà continuare a usare un televisore (purché HD) solo fino a gennaio 2023.

Come fare per continuare a vedere la tv

Chi non ha un televisore HD (generalmente si tratta di tv acquistate prima del 2010) e non vede più canali come Rai1 e Canale5 sui consueti tasti del telecomando 1 e 5 deve fare una risintonizzazione dei canali seguendo le indicazioni che variano in base ai televisori. Se la risintonizzazione automatica dei canali va a buon fine, allora il televisore è abilitato alla ricezione dei canali in HD. In caso contrario si potranno continuare a vedere sui canali dal 501 in poi ma solo per un periodo limitato. La soluzione, nel caso non si abbia un televisore abilitato alla ricezione dei canali HD, è quella di acquistare un decoder esterno DVB-T2 o un nuovo televisore.

Quando cambiare tv: i bonus

Chi non ha la tv compatibile deve sostituirla o acquisare un decoder. Ci sono delle agevolazioni per risparmiare qualcosa. Vediamole.

Bonus TV o decoder

Il decreto legge del ministero dello Sviluppo Economico, pubblicato in Gazzetta ufficiale,prevede  un bonus fino a 30 euro per il cambio del televisore o l’acquisto di un decoder DVB-T2.Il bonus, che sarà erogato direttamente dal negoziante agli aventi diritto, è rivolto alle famiglie con reddito Isee fino a 20 mila euro e si ottiene attraverso la compilazione di un’autocertificazione disponibile sul sito del MISE.

Bonus rottamazione

C’è anche un bonus che non ha limiti di Isee che si ottiene attraverso la rottamazione di un televisore acquistato prima del 2018 e che permette di ottenere uno sconto del 20% (per un massimo di 100 euro) sull’acquisto di un nuovo apparecchio.

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