Arriva la primavera ed il desiderio di avere un prato verde brillante sotto casa è quasi un must. Ma quando seminare il prato? Andiamo a scoprire tutto quello che c’è da sapere per avere un prato con un manto omogeneo, ben sviluppato e verde (più di quello del vicino).
I prati non sono tutti uguali: tipologia di semi da prato
Quando si acquistano i semi da prato ci si trova davanti a confezioni che contengono un miscuglio di alcune varietà ognuna delle quali possiede caratteristiche diverse di crescita, consistenza, capacità di adattamento a diversi terreni e necessità di cura. La scelta del giusto miscuglio dipende quindi dall’effetto che si vuole ottenere, dall’esposizione alla luce, dalla manutenzione che si può dedicare, dal clima, dalla piovosità, dall’uso del prato.
Ci sono semi per prato universale, quelli per prato soleggiato, ci sono i semi per prato ombreggiato e quelli per rigenerare il prato, i semi per prato decorativo e quelli per avere un prato resistente a sport e giochi, quelli per prato rustico, quelli per prato inglese, i semi per un prato fiorito e quelli per prato mediterraneo.
Le diverse tipologie di semi da prato si possono suddividere in due macrocategorie: i sementi da prato “sempreverdi”, chiamati microterme e quelli chiamati macroterme. I sementi microterme sono i miscugli più utilizzati in assoluto, composti da loietto, poa o festuche.
I sementi macroterme sono sementi come gramigna, zoysia, ecc, richiedono una temperatura del terreno molto più alta che sia stabilmente sopra i 15/18 gradi. Questo tipo di sementi, usate soprattutto al sud Italia, si seminano quindi solo da fine aprile.
Come scegliere le sementi da prato
La scelta delle sementi giuste è fondamentale per la riuscita del prato. E’ indispensabile scegliere solo sementi fresche e considerare l’esposizione al sole e la temperatura.
Importanti anche le aspettative estetiche che si hanno come la tessiuraa fogliare e la colorazione. Da considerare anche la manutenzione che si può dedicare al prato.
Ultimo fattore è la resistenza al calpestio che dovrà avere il prato e che cambia anche in base alla destinazione del prato stesso.
Quindi, quando scegliete i semi da prato considerate dove vivete, quando volete seminare, che tipo di prato desiderate, quanto tempo potete dedicare alla sua cura, come “userete” il prato.
La semina del prato: i periodi giusti
Sono due i periodi dell’anno che si rivelano adattati per seminare il prato o per rigenerare il prato: la primavera e l’autunno.
Seminare il prato in primavera
La primavera è uno dei periodi adatti per la semina del prato ma il mese varia in base alle diverse zone di Italia.
Un ruolo importante è infatti dato dalle temperature, molto diverse in base alla zona. Se in alcune zone la semina può essere fatta ad inzio primavera o addirittura a fine inverno, in altre occorre attendere la fine della primavera.
Nella semina del prato è infatti fondamentale considerare la temperatura del suolo (non dell’aria!) che, per i sementi microterme, non deve essere inferiore ai 10 gradi. Quindi affinché la semina vada a buon fine è importante che la temperatura del suolo si assesti per la maggior parte della giornata sopra i 10 gradi. Qualora la temperatura del suolo fosse inferiore non si avrà una germinazione ed una crescita ottimale, e quindi si otterrà un prato diratato poco sviluppato.
Il rischio gelate deve quindi essere assolutamente scongiurato. Per misurare la temperatura del suolo (la mattina o il pomeriggio) può rivelarsi utile un termometro da terreno.
I sementi macroterme richiedono invece una temperatura del suolo che deve essere stabilmente sopra i 15/18 gradi. Si tartta di sementi usati soprattutto al sud Italia, che si seminano solo da fine aprile.
Una volta raggiunte le condizioni ottimali si può procedere la semina, considerando che qualora si procedesse a fine estate è opportuno limitare il formarsi delle erbe infestanti, eseguendo su un diserbo iniziale più profondo e scegliendo sementi con una crescita non eccessivamente lenta.
Seminare il prato in autunno
Se si desidera seminare il prato in autunno i mesi di settembre ed ottobre, si rivelano i migliori in assoluto, per certi versi, anche migliori anche della primavera. In questo periodo la temperature del rimane stabilmente alta e difficilemente durante la stagione autunnalesi formano infestanti.
Ci sono quindi le condizioni ideali per germogliare, crescere e svilupparsi senza stress.
L’obiettivo della semina o risemina autunnale è riuscire a far sì che il prato raggiunga la sua maturità prima dell’arrivo dell’inverno, ossia che entro l’inverso sia stato eseguito almeno il primo taglio.
Come seminare il prato
Una volta scongiurato il rischio gelate se si semina in primavera, o prima che arrivi il freddo se si semina in autunno, si può procedere con la semina. In primis è necessario un un diserbo del terreno volto a debellare in profondità le infestanti, in particolare la gramigna.
Quando tutta la vegetazione si è seccata si può procedere alla rimozione dei residui ed alla lavorazione del terreno.
In caso di terreno compatto è sufficiente arare o vangare per almeno 20/30cm e successivamente fresare per frantumare, livellare e rendere omogeneo lo strato superficiale. Si possono aggiungere ammendati per innalzare al massimo la fertilità.
Se il terreno risulta troppo argilloso si può intervenire con l’aggiunta di sabbia silicea preferibilmente di origine riciclata
Quando il terreno è perfettamente livellato si può preparare il letto di semina aggiungendo uno strato di 3/4 mm di terriccio specifico da prato che contiene sabbia e fibra di cocco/legno. Il letto di semina migliora la germinazione del seme. Non è un’operazione obbligatoria ma consigliata.
La semina può essere eseguita con un’apposita seminatrice da prato o a mano avendo cura di distribuire in maniera uniforme la giusta quantità di semi.
E’ poi importante distribuire un concime ad alto tenore di fosforo per garantire i corretti nutrimenti nelle prime fasi di crescita dell’erba, che sono le più delicate.
Il passo successivo è l’irrigazione, che deve essere non eccessiva ma somministrata più volte al giorno per tenere il terreno costantemente umido fino alla germinazione completa delle sementi che generalmente avviene in un periodo che varia da 5 a 10 giorni. Poi l’irrigazione sarà quotidiana fino a che l’erba non arriva a misurare un’altezza di 10 cm.
Nel momento in cui l’erba misura 10 cm si può procedere con il primo taglio, asportando circa 1/3 dell’altezza e procederemo con una concimazione di supporto.
Come curare il prato
Una volta ottenuto il prato dei vostri sogni è necessario curarlo. Sono pochi e semplici gesti e gli accorgimenti utili a mantenere il giardino bello e sano. Le azioni da eseguire regolarmente sono la scarificazione del prato per mezzo di un rastrello o uno scarificatore per estirpare muschio, feltro e malerbe, l’arieggiamento del prato, il rinfoltimento, la rasatura e l’innaffiatura regolare da farsi 1 o 2 volte alla settimana.
Concludendo, il prato da semina è forse una delle opere di giardinaggio più coinvolgenti e più di impatto perchè trasforma letteralmente l’aspetto di un giardino. La resa estetica dipende dal tipo di semi usati, dalla qualità del terreno, dalla lavorazione dello stesso e dall’epoca della semina. Si tratta di fattori che influenzano il risultato finale e che permettono di avere l’erba migliore di quella del vicino.