E’ sempre la stessa storia, anno dopo anno: appena terminano le vacanze di Natale, dopo l’Epifania si ha già voglia di primavera, di luce, di sole. Certo, ogni stagione ha il suo fascino ma quando gli autunni sono piovosi e gli inverni rigidi, è normale avere voglia di luce dopo l’aria natalizia delle feste. E quindi una domanda che ci si pone sempre più frequentemente è “ma quando si allungano le giornate?”.
Ma non è solo la voglia di luce a farci porre questa domanda, si tratta anche di necessità (pensiamo a chi viaggia, a chi pratica sport all’aperto, a chi coltiva etc)
Diciamo che siamo già a buon punto nel senso che stiamo già incrementando le ore di luce che a partire da quello che è il giorno più corto dell’anno vanno via via ad aumentare fino ad arrivare a quello che è il giorno più lungo per poi riaccorciarsi nuovamente e riprendere il ciclo.
Il Solstizio d’inverno
Il giorno più corto dell’anno è quello del solstizio d’inverno il 21/22 dicembre mentre il giorno più lungo dell’anno è quello del solstizio d’estate il 20/21 giugno. I nostri nonni invece recitavano “Santa Lucia il giorno più corto che ci sia” (Santa Lucia cade il 13 dicembre)
Come mai questa incongruenza? La risposta sta nella “percezione della lunghezza del giorno”, ossia quando monitoriamo la durata delle giornate, facciamo più attenzione all’ora in cui tramonta il sole rispetto all’ora del sorgere del sole.
Ciò che ci interessa, parlando in modo pratico, è quando il sole tramonta indipendentemente da quando esso sorge.
Quindi sì, i nostri nonni, hanno ragione per la parte pratica perché a Santa Lucia il sole tramonta prima (ancora prima del giorno del solstizio di inverno) ma in teoria la ragione va alla scienza perché il giorno del solstizio di inverno è il giorno più corto (anche se il sole tramonta dopo). Questo perché non si ha una perfetta simmetria tra l’ora in cui sorge il sole e l’ora in cui tramonta e pertanto non si ha corrispondenza tra il giorno di tramonto minimo con quello di alba massima.
Tutto dunque dipende dal moto di rivoluzione che la terra fa intorno al sole insieme ad altri moti minori.
Il solstizio nell’antichità
Il solstizio stesso è chiamato “la porta” e la tradizione vuole che le porte Sostiziali siano controllate Giovanni il Battista per il solstizio estivo e da Giovanni l’Evangelista per quello invernale.
Un simbolo del solstizio è il Vischio la cui raccolta avveniva soprattutto in due momenti particolari dell’anno ossia a Samhain e nel Giorno di San Giovanni. Il Vischio era considerato la cura per tutti i mali. Si tratta di una pianta parassita che affonda le sue radici forza degli altri.
Il Solstizio d’inverno era considerato dai nostri progenitori un giorno sacro: è il giorno in cui la luce pare soccombere al buio delle tenebre. Per celebrarlo degnamente innalzavano fuochi, tra canti e preghiere, come per aiutare l’astro delgiorno a riprendere il suo cammino e rilanciarsi in quella vicenda cosmica che culmina con Solstizio d’estate, che rappresenta, al contrario, il trionfo della luce, del calore, della vita. La Roma imperiale evocava l’inversione di marcia del sole, nei Saturnali, le feste dedicate al dio Saturno, durante le quali erano invertiti i ruoli sociali: gli schiavi davano ordini ai padroni, ipadroni obbedivano agli schiavi. La Roma precristiana festeggiava il Solstizio d’inverno come il dies natalis solis , il giorno dellanascita del sole, che, successivamente, la Roma cristiana trasformò nel dies natalis Cristi, il giornodella nascita di Cristo, la Nuova Luce nascente.
Quando si avranno giornate più lunghe?
Tornando alla domanda iniziale: le giornate in cui il sole tramonta prima sono quelle comprese nelle prime settimane di dicembre poi mano man andranno ad allungarsi inizialmente in modo impercettibile ma poi, soprattutto nelle giornate di bel tempo, già da metà gennaio possiamo renderci conto che viene buio dopo rispetto al mese di dicembre. In termini tecnici dal giorno del solstizio di inverno in poi, vedremo le fiornate allungarsi, ma, parlando di tramonti, dal giorno di Santa Lucia si inizierà, giorno per giorno, a vedere più luce. Siamo quindi sulla buona strada…
Ciao sono un calabro-greco e mi piacerebbe dare una informazione circa il tempo: i nostri antenati greci ci hanno lasciato l uso del κάθε μήνα traslitterano nell alfabeto latino da case mina che poi in italiano significa ogni mese. Si parte dal 13 dicembre ed ogni giorno corrisponde ad un mese vale a dire: 13 dicembre gennaio 14 febbraio 15 marzo e così fino ad arrivare al 25 dicembre che corrisponde all ultimo mese dell’anno anno. Se giorno 13 dicembre sarà piovoso gennaio sarà tale se il 15 fara’ freddo marzo sarà così se il 19 dicembre c è il sole… semplice e vi dico che è vero. Provate a fare anche voi il case mina basta carta e penna…Ciao dalla kalavria greka. Pino mansueto
Ciao Giuseppe, grazie per l’informazione. A dicembre proverò senz’altro. I nostri antenati hanno spesso tramandato “perle” che si sono rivelate esatte. Ciao e grazie ancora! Rita
scusa ma non ho capito
cosa c’entra il 19 con Dicembre? il 19 non corrisponde a l mese di giugno?
Maurizio da napoli.
Speriamo di sì!!! Saluti e forza Migghe
Non dimentichiamoci di specificare che nell’altro emisfero avviene lo stesso ma a date invertite.