Nel primo semestre del 2022, 61 donne sono state vittime di omicidi volontari. 21 di queste donne sono state uccise “in quanto donne”, quindi si tratta per tutti gli effetti di femminicidi.
Il femminicidio è un omicidio in cui la vittima viene uccisa proprio perché è donna.
In quasi la metà dei casi le vittime erano madri di figli piccoli. In oltre la metà dei casi l’omicidio è avvenuto per mano del marito o del convivente della vittima.
Oltre al femminicidio ci sono gli altri reati che coinvolgono per lo più le donne: ogni giorno, in Italia, 86 donne sono vittime di reati. Quattro volte di più rispetto agli uomini.
Seppur i dati fanno paura rispetto ai primi sei mesi dello scorso anno (2021) i femminicidi sono diminuiti nella misura del 26,1%, proprio in concomitanza degli ammonimenti per violenza domestica che, possiamo dedurre, fungono in parte da deterrente.
Ma tutto questo è sufficiente? no.Fino a che i femminicidi e tutti i tipi di violenza nei confronti delle donne non cesseranno, non si può fermare questa importante battaglia. È necessario continuare a sensibilizzare, informare, ammonire, punire e soprattutto prevenire.
Perché nasce la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne
La giornata dedicata a combattere la violenza sulle donne nasce nel 1999 per volontà dell’ONU che con la risoluzione n. 54/134 del 17 dicembre ha voluto mettere fine alla violenza che l’ONU stesso definisce”uno dei meccanismi sociali cruciali per mezzo dei quali le donne sono costrette in una posizione subordinata rispetto agli uomini” . Nell’occasione sono tante le iniziative volte a sensibilizzare sul tema.
Quando viene celebrata la giornata internazionale contro la violenza sulle donne?
La giornata internazionale contro la violenza sulle donne viene celebrata ogni anno il 25 novembre. Non si tratta di una data scelta a caso bensì del tributo alle 3 sorelle Mirabal, Patria Mercedes, María Argentina Minerva e Antonia María Teresa, assassinate brutalmente nel 1960 nella Repubblica Dominicana, ai tempi del dittatore Trujillo poiché considerate rivoluzionarie. Vennero dapprima torturate, massacrate e strangolate.
I loro corpi furono gettati in un burrone per simulare un incidente. Da quel lontano 1960 le cose non sono poi così cambiate.
Con il 25 novembre iniziano anche i “16 giorni di attivismo contro la violenza di genere” che precedono la Giornata mondiale dei diritti umani fissata per il 10 dicembre.
Simboli della giornata internazionale contro la violenza sulle donne?
Sono tanti i simboli legati a questa data, uno di questi sono le scarpe rosse da donna che vengono poste in diversi luoghi pubblici come simbolo delle vittime di violenza. Questo simbolo è stato ideato dall’artista messicana Elina Chauvet. Anche la panchina rossa è volta a sensibilizzazione, si tratta di un’idea di Tina Magenta che ha posato la prima panchina rossa a Lomello.
Cosa si intende per violenza?
Spesso si tende a sottovalutare degli episodi declassificandoli mentre sono in tutto e per tutto una violenza. Nella risoluzione 54/134 del 17 dicembre 1999 è ben precisato il significato di “violenza contro le donne” con questa definizione “qualsiasi atto di violenza di genere che si traduca o possa provocare danni o sofferenze fisiche, sessuali o psicologiche alle donne, comprese le minacce di tali atti, la coercizione o privazione arbitraria della libertà, sia che avvengano nella vita pubblica che in quella privata“.
Si tratta di un vero e proprio ostacolo ai principi di eguaglianza, sviluppo e pace, un male che va contro i principi fondamentali. c’è ancora tanto da fare, probabilmente la violenza non cesserà mai del tutto, ma arginare il più possibile questo cancro è un dovere che dobbiamo tutti rispettare.