Quando si entra in menopausa? la menopuasa, ammettiamolo, è un po’ il “terrore” di tutte le donne che vedono questa fase come la linea di confine tra la giovinezza (e quindi la bellezza, la sensualità, la femminilità e tutto ciò che è ad essa correlato) e la vecchiaia intesa anche come perdita di desiderabilità. E’ la menopausa un fenomeno che, prima o dopo, arriva per tutte le donne. Andiamo a scoprire i falsi miti e le verità su questa tappa della vita.
Cos’è la menopausa
La parola menopausa significa letteralmente “scomparsa delle mestruazioni”, si tratta di un fenomeno che si verifica nella vita di ogni donna generalmente attorno ai 50-51 anni. E’ caratterizzato dalla scomparsa del ciclo mestruale, dalla conseguente perdità della fertilità ed è accompagnato da tutta una serie di sintomi fisici e psicologici. La produzione degli ormoni sessuali cala gradualmente ed il ciclo mestruale diventa irregolare, fino a quando l’attività di ovulazione si interrompe del tutto; questa fase (pre menopausa) può durare fino a cinque anni, e possono presentarsi anche altri sintomi, come gonfiori, tensione e indolenzimento del seno, insonnia ecc.
Si tratta di un momento atteso con una sorta di rassegnazione in quanto è inevitabile e vissuto solitamente un’esperienza negativa.
In realtà la menopausa è un vero e proprio “nuovo inizio”, un momento che, si è delicato, ma che può essere vissuto con serenità e che è gestibile in modo ottimale.
Perchè si verifica la menopausa
Il numero di ovuli nella donna è già prestabilito fin dalla nascita. Generalmente le ovaie iniziano a ridurre la produzione di ormoni femminili attorno ai 45-55 anni, ed il livello di estrogeno diminuisce.
I principali cambiamenti nei livelli ormonali si presentano in misura differente. Due terzi di noi donne si trovano a dover affrontare pesanti effetti negativi, sia sotto il profilo fisco che emotivo. Un terzo ha invece la fortuna di avere solo sintomi lievi.
Quando arriva la menopausa
La menopausa si verifica mediamente attorno ai 50-51 anni, ma è del tutto normale che la donna entri in menopausa tra i 45 e i 55 anni. Ci sono poi le eccezioni, può presentarsi in modo precoce o tardivo. Vediamo le diverse tipologie di menopausa
- si parla di menopausa precoce, quando si manifesta prima dei 40 anni
2. la menopausa prematura si verifica prima dei 45 anni
3. è invece tardiva la menopausa che insorge dopo i 55 anni.
Sintomi della menopausa
Con la menopausa arrivano anche tutta una serie di cambiamenti psicofisici, sono proprio questi che incutono timore nella donna. I cambiamenti variano anche in base all’insorgenza della menopausa.
Se la menopausa è precoce, ossia se si manifesta prima dei 40 anni i sintomi saranno i seguenti:
- Vampate di calore
- Cefalea
- Affaticamento
- Irritabilità e/o ansia
- Sudorazione notturna
- Insonnia
Se invece insorge tra i 40 ed i 45 anni, ossia se si parla di menopausa prematura, i sintomi più frequenti sono:
- Aumento del peso corporeo
- Assottigliamento cutaneo e ridotta elasticità
- Secchezza dei capelli
- Secchezza e atrofia vaginale
Nella menopausa tardiva la sintomatologia tipica prevede:
- Invecchiamento cerebrale
- Aumento della pressione arteriosa
- Osteoporosi
- Incremento del rischio di malattie cardiovascolari
Cambiamenti in menopausa
Nella menopausa la carenza di estrogeni può causare la cosiddetta sindrome climaterica, che colpisce una donna su due e che è caratterizzata da sintomi che sono molto soggettivi e che possono variare nel tempo. Le vampate di calore, sono probabilmente il sintomo di menopausa più noto di tutti.
In menopausa metabolismo rallenta e si è più soggette ad aumento di peso, con una particolare distribuzione del grasso corporeo nella zona addominale e nelle zone superiori del corpo. Con la diminuzione degli estrogeni si verifica una progressiva atrofizzazione della mucosa vaginale che inizialmente si manifesta con semplici fastidi, bruciore e prurito ricorrente spesso curati come infezioni, e in breve danno luogo a dolore durante i rapporti e cistiti ricorrenti.
In menopausa aumentano i problemi a carico delle ossa, ovvero l’osteoporosi. Con il calo della produzione di estrogeni, cala infatti, anche la densità ossea, pertanto lo scheletro diventa più fragile ed il rischio di fratture aumenta.
Incrementano anche i rischi cardiovascolari, legati generalmente a fattori come l’età ed eventuali problemi di ipertensione e diabete, sovrappeso e obesità, la sedentarietà e il tabagismo.
A questo si deve aggiungere il disagio emotivo causato dalle trasformazioni corporee, e la sensazione di perdere la propria identità nel cambiamento.
Cos’è la sindrome climaterica
La sindrome climaterica, è riscontrata da circa il 75% delle donne nei paesi occidentali, e si tratta indubbiamente uno dei fenomeni legati alla menopausa che più attirano l’attenzione del settore medico e che destano maggiore preoccupazione tra le donne. Il termine “climaterio” (dal greco klimatér = passaggio/scalino)indica il periodo che anticipa, segue e comprende la menopausa stessa. Dal punto di vista medico è caratterizzato dalla drastica riduzione della produzione ormonale, questo determina il diradamento dei cicli me struali che diventano via via più sporadici ed irregolari sino sparire definitivamente. I cambiamenti tangibili riguardano il tessuto epidermico, il sistema cardiovascolare e l’apparato genitale.
Assieme alla sindrome climaterica possono riscontrarsi altre problematiche distinguibili in:
- Disturbi neurovegetativi
- Modificazioni distrofiche
- Malattie dismetaboliche
- Disturbi psicologici e sessuali
Disturbi neurovegetativi
Il sistema neurovegetativo è responsabile della regolazione delle funzioni vitali dell’organismo, pertanto i disturbi legati a esso sono fastidiosi e spesso limitanti per chi li accusa. I principali disturbi che riguardano a questo campo sono:
- Vampate di calore
- Sudorazioni notturne
- Disturbi del sonno
- Vertigini
- Tachicardia
Modificazioni distrofiche
Altri sintomi particolarmente fastidiosi tipici del climaterio sono quelli legati all’assottigliamento cutaneo che interessa specialmente le zone genitali, portando a una secchezza vaginale sempre crescente ed a un irritante prurito che causa continui disagi soprattutto in pubblico. La causa è la cessata produzione di estrogeni che caratterizza il climaterio e la menopausa in generale.
L’apparato urinario si danneggia e sarà più facile incorrere in frequenti infiammazioni come per esempio la cistite.
La riduzione del tessuto epidermico genitale genera il ritirarsi e talvolta persino la scomparsa delle piccole labbra e il diradamento dei peli pubici.
La diminuzione del tono muscolare degli organi genito-urinari può causare fenomeni quali prolasso dell’utero o incontinenza urinaria che costituisce uno dei disturbi che provoca maggiore disagio nelle donne in menopausa.
Malattie dismetaboliche
In questa fase della vita aumenta sensibilmente il rischio di contrarre malattie di natura dismetabolica (malattie cardiovascolari, Alzheimer e osteoporosi).
Disturbi sessuali e psicologici
L’aspetto psicologico in menopausa è di fondamentale importanza. Tra i cambiamenti che avvengono ci sono:
- Alterazioni dell’umore
- Ansia
- Insonnia
- Mancanza di concentrazione
- Calo del desiderio sessuale
Il quadro descritto può veramente sembrare allarmante ma è bene sottolineare che i sintomi della menopausa prima o poi spariscono ed il più delle volte si manifestano ad intervalli, con pause. Inoltre i sintomi si possono alleviare molto bene con la terapia ormonale sostitutiva (TOS) o, in alternativa, con rimedi più naturali come i fitormoni, i preparati omeopatici, lo sport o anche con integratori a base di aminoacidi.